27/04/2024
Direttore: Franco Liistro

All’Hungaroring Mikel Azcona e Santiago Urrutia fanno 1-1

Budapest. Mikel Azcona ha ottenuto la sua seconda vittoria stagionale nel WTCR in Gara 1 della WTCR Race of Hungary, dove ha condotto partendo dalla pole position. All’Hungaroring il pilota della BRC Hyundai N Squadra Corse è scattato benissimo e poi ha accumulato un buon vantaggio al volante della sua Hyundai Elantra N TCR. Il successo lo ha reso il nuovo Goodyear #FollowTheLeader dopo aver scalzato Néstor Girolami dalla vetta della classifica piloti.

Yann Erhlacher, partito terzo in griglia, ha approfittato di un piccolo errore di Nathanaël Berthon al penultimo giro per conquistare il secondo posto. Il ragazzo di Cyan Racing Lynk & Co ha seguito per tutta la gara l’Audi RS 3 LMS del Comtoyou DHL Team Audi Sport condotta dal francese e, con quest’ultimo avvisato dai commissari sul rispettare i track limits, ha commesso uno sbaglio nel finale.

“Sono molto contento, una gara molto tranquilla”, ha detto Azcona, che il mese scorso ha vinto gara 2 della WTCR Clean Fuels for All Race of France. “Non c’era pressione da dietro. Il primo giro è sempre la parte più difficile della gara. Nelle prime curve ho sentito pressione e ho cercato di difendermi. Devo dire che la macchina funzionava molto bene, il degrado era incredibile. Grazie alla mia squadra”.

“È stata davvero dura, faceva molto caldo in macchina”, ha detto Ehrlacher. “La partenza è stata difficile perché non ero all’interno. Abbiamo fatto un buon giro, ma mi mancava un po’ di velocità. Ma in realtà ho visto che potevo risparmiare i miei pneumatici non correndo troppo vicino a Nath, perché li avrei distrutti. Poi ho visto che gli ultimi tre giri erano la mia occasione. Ho sentito qualche vibrazione nelle gomme e quindi sono stato attento. Ma sono andato a prenderlo”.

Berthon è rimasto deluso dalle ammonizioni ricevute per violazione dei limiti della pista. “Sono rimasto sorpreso, forse li ho sfiorati, ma… dobbiamo controllare i filmati. Grande frustrazione perdere una posizione così, ma stavo soffrendo dal secondo giro, quindi credo di aver fatto una buona gara. Comunque, Yann è stato molto più veloce”.

Gilles Magnus (Comtoyou Team Audi Sport) chiude quarto, mentre Ma Qing Hua (Cyan Performance Lynk & Co) è in Top5. Rob Huff è risalito dall’ottava posizione in griglia per concludere sesto con la Cupra Leon Competición della Zengő Motorsport, superando le Honda Civic Type R della ALL-INKL.COM Münnich Motorsport all’inizio della gara.

Girolami, che ha perso lo status di Goodyear #FollowTheLeader a favore di Azcona, è dunque settimo davanti a Santiago Urrutia, che ha avuto la meglio di Esteban Guerrieri dopo una dura battaglia durata tutta la gara.L’argentino, che era partito quinto, è stato sotto attacco per la maggior parte della gara da parte della Lynk & Co dell’uruguagio, che lo ha anche colpito in curva 3 ad un certo punto.

Yvan Muller ha completato la top 10 con la sua Lynk & Co, seguito da quella di Thed Björk. L’idolo locale Norbert Michelisz ha recuperato una posizione sulla Hyundai di BRC ed è 12°, davanti all’Audi-Comtoyou di Mehdi Bennani, Attila Tassi (Honda-LIQUI MOLY Team Engstler) e a Tom Coronel, penalizzato per un contatto con Dániel Nagy (Zengő Motorsport).

Huff vince nel WTCR Trophy, seguito da Bennani e Coronel. Il britannico estende così la sua leadership nella categoria dei piloti indipendenti.

Santiago Urrutia ha lottato contro Rob Huff e vinto Gara 2 a griglia parzialmente invertita della WTCR Race of Hungary in un weekend ricco di azione all’Hungaroring. Il pilota della Cyan Performance Lynk & Co è partito dalla pole position, tenendosi dietro la Cupra Leon Competición condotta dal pilota della Zengő Motorsport al via e poi resistendo alla ripartenza dalla Safety Car nonostante la grande pressione dell’inglese.

“È stata dura, faceva caldissimo – ha dichiarato un felicissimo Urrutia – Non ho avuto tempo per riposare durante la gara. Rob spingeva e sono riuscito a non fare errori. Credo di aver vinto alla ripartenza. Se prendevo distacco, lui non riusciva più a recuperarlo, invece era ancora lì! Che gara! Grazie a Rob per la correttezza”.

Huff ha aggiunto: “Grandioso, congratulazioni a Santi. Ho dato tutto quello che avevo, la macchina era leggermente più veloce. Ma lui non mi ha lasciato spazio, non c’era spazio per provarci. Dopo il disastro dell’anno scorso [ritirato in gara 1 e senza poter sfruttare la pole position di gara 2] volevo assicurarmi di ottenere qualcosa di buono quest’anno e un podio qui, nella gara di casa del team, è assolutamente fantastico. La gara mi è piaciuta molto”.

Néstor Girolami ha completato il podio con la Honda Civic TCR della ALL-INKL.COM Münnich Motorsport, riducendo a nove punti il distacco dal nuovo Goodyear #Followtheleader, Mikel Azcona. Il vincitore di Gara 1 ha concluso questa volta al nono posto partendo 10° in griglia.

“Il team ha fatto un ottimo lavoro durante il fine settimana per modificare l’assetto”, ha dichiarato Girolami. “Nella prima gara ho faticato molto, poi abbiamo deciso di prendere un’altra direzione in gara 2 ed è andata abbastanza bene. Sono rimasto sorpreso dal ritmo, considerando che siamo i più pesanti con 40 kg. Sono felicissimo ed è un ottimo momento per lottare per il campionato. Mi sento prontissimo per la vittoria”.

Girolami ha tenuto a bada l’idolo locale Norbert Michelisz con la Hyundai Elantra N TCR della BRC Squadra Corse, mentre Ma Qing Hua della Cyan Performance Lynk & Co li ha preceduti in sesta posizione.

Gilles Magnus si è piazzato settimo con la RS 3 LMS del Comtoyou Team Audi Sport davanti a Nathanaël Berthon, terzo in Gara 1. Azcona ha preceduto Yvan Muller, che è stato fortunato a sopravvivere al momento in cui è uscita la safety car.

Muller stava lottando con Esteban Guerrieri alla curva 1 quando l’Audi di Mehdi Bennani è piombata all’interno della Lynk & Co. Muller è uscito di scena, ma la RS 3 LMS del marocchino ha riportato la rottura della ruota anteriore sinistra ed è rimasta bloccata.

Anche un altro incidente ad inizio gara ha visto Bennani coinvolto, con tamponata alla Lynk & Co di Thed Björk, che ha colpito a sua volta la Cupra di Dániel Nagy. Alla curva successiva è stato centrato pure dall’Audi di Tom Coronel e la Leon dell’ungherese, finita contro Björk, ha perso il pneumatico posteriore destro nell’impatto.

Guerrieri ha concluso 11°, davanti a Coronel, Attila Tassi e Tiago Monteiro con le Honda del Liqui Moly Team Engstler. (R.C.)