26/04/2024
Direttore: Franco Liistro

MOTOGP: DOPO LA YAMAHA RISALE ANCHE LA SUZUKI, SEMPRE BENE LA DUCATI

Losail.  Giovedì la Yamaha di Vinales, venerdì la Suzuki  di Iannone che proprio all’ultimo, al calare della sera, ha strappato la leadership a un sempre più consistente Dovizioso  che sulla Ducati ha   continuato la messa a punto e risposte del nuovo telaio.

Che  quello di Losail fosse un circuito  adatto alla Yamaha questo lo si sa dallo scorso anno quando venne alla ribalta Vinales e  lo stesso è avvenuto nella prima giornata. Invece la prestazione di Iannone è stata una lieta sorpresa che apre un spiraglio, per il momento, a vedere più allargata la rosa dei contendenti. Se sono rose fioriranno dice un vecchio detto valido in tutto il mondo.

Gli exploit di Yamaha e Suzuki trovano conferma nei tempi  di eccellenza fatti segnare  dai vari Zarco e Rins  che si presentano come gli outsider di  lusso pronti a scompaginare i piani di battaglia  dei top drivers.

La seconda giornata ha visto  anche una “rimonta”  della Honda grazie a Marquez che ha firmato  il terzo tempo mentre in ombra sono rimasti Pedrosa e Crutchlow ma  potrebbe essere un giudizio affrettato dal momento che i test  sono fatti per studiare differenti  configurazioni  e soluzioni tecniche. In fin dei conti la Honda è sempre la gran favorita  per il mondiale che oramai è alle porte.

In casa Ducati c’è da rilevare la costanza di rendimento di Dovizioso e della Ducati. La moto italiana, sempre a prima sensazione, è notevolmente migliorata rispetto alla moto 2017: è più veloce e sembra avere minori problemi di inserimento in curva. Il problema però per Dell’Igna  e il suo staff rimane però sempre lo stesso: Dovizioso  sembra essersi subito adattato al nuovo telaio e si è già lasciato andare a giudizi più che positivi; lo stesso invece non si può dire di Jorge Lorenzo che proprio il feeling con la nuova due ruote  sembra non riuscire a trovarlo neppure quest’anno. Non è che lo spagnolo non si impegni  ma il quattordicesimo tempo di oggi, in pratica  un secondo da Iannone, la dice lunga sulle difficoltà che sta incontrando. E questo per il team è un grosso problema in ottica campionato.

Nonostante il grande ottimismo  e il gran lavoro anche in galleria del vento  non sta  facendo  progressi di rilievo  l’Aprilia. Il dodicesimo tempo di Aleix Espargarò e il quindicesimo di Scott Redding non sono certo confortanti. In casa Aprilia  però si lavora a testa bassa incuranti dei risultati, prima o dopo qualche buon frutto dovrebbe arrivare, si spera in fretta, il mondiale non aspetta, anzi aspetta il 18 marzo  per il primo semaforo verde proprio in Qatar su questa pista di Losail.

Intanto Marquez si gode il rinnovo del contratto con la Honda  mentre Valentino Rossi ha confermato  che correrà ancora sino al 2020  con la Yamaha, d’altronde non aveva altre soluzioni,  poi forse sarò il momento  della dorata pensione  salvo che si concretizzi, ma con i soldi chi?, l’idea  di un team con Rossi  nelle vesti di team manager. (John Sturm)

Hanno detto:

Aleix Espargarò :"Dobbiamo essere contenti. Stiamo facendo progressi e lavorando tanto, non mi sento ancora al meglio in frenata ma nel complesso sono soddisfatto di come stanno andando i test. Facciamo fatica a sfruttare al massimo la gomma nuova per un giro veloce ma sul passo gara siamo competitivi. Sono molto curioso di vedere domani la mia simulazione gara e quella che faranno gli altri, per avere una idea più definita di quale possa essere il nostro potenziale sulla durata. Per quanto visto fino ad oggi, e contando di migliorare ancora, credo che potremo mostrare un bel passo".

Scott Redding:"Oggi non abbiamo pensato al tempo sul giro ma abbiamo lavorato in preparazione al long run finale. Ne avevo fatto uno in Thailandia che non mi aveva soddisfatto, qui invece nonostante sia partito in ritardo rispetto all'orario di gara le cose sono andate piuttosto bene. I tempi e la facilità di guida mi hanno soddisfatto, anche se ci rimane del lavoro da fare per aumentare il grip in piega. Ho utilizzato una gomma morbida al posteriore, che per me è una novità, e sono rimasto sorpreso di quanto fosse in buone condizioni alla fine e di come il mio feeling migliorasse giro dopo giro".

Valentino Rossi: "La posizione non è buona, ma avrei potuto migliorarla perché credo che sarei potuto scendere di qualche decimo: non ho fatto il time attack per dei problemi alla gomma anteriore, ma quella più dura non è adatta a noi. Dobbiamo lavorare su assetto e bilanciamento per migliorare le cose, questa è la cosa più preoccupante perché la Ducati va forte, la Honda pure e adesso davanti c'è anche la Suzuki: sono tutto veloci, noi dobbiamo lavorare molto".

Marc Marquez:"È andata abbastanza bene, ho solo faticato un po' a metà sessione quando per provare alcune cose abbiamo perso la direzione, ma è stato anche utile capire cose diverse. La caduta? Ho perso la moto nella curva 2, ma così ho potuto provare le seconda moto e mi ci sono trovato bene".

 Andrea Dovizioso:“Anche se oggi il meteo incerto non ci ha consentito di sfruttare tutto il tempo a disposizione, alla fine siamo comunque riusciti a provare tutto quello che avevamo in programma. Sono molto soddisfatto del mio feeling con la moto: in questa pista la Desmosedici GP ha sempre funzionato molto bene, ma quest’anno sta andando ancora meglio. Il mio miglior crono l’ho ottenuto nel mini long-run di 12 giri che ho fatto questa sera, e devo ammettere che i tempi sono venuti abbastanza facilmente. Qui in Qatar però ogni giorno possiamo trovare condizioni diverse e quindi dobbiamo cercare, anche domani, di essere veloci e portare a termine il nostro programma di lavoro.”

 Jorge Lorenzo: “Oggi è stata una giornata piuttosto complicata per me: all’inizio una leggera pioggia ha condizionato le prime ore del test e poi non siamo comunque riusciti ad essere competitivi in condizioni normali. Nel primo pomeriggio, quando fa ancora caldo, i tempi arrivano piuttosto facilmente, ma quando la temperatura si abbassa mi manca la fiducia con lo pneumatico anteriore e non riesco ad essere abbastanza veloce. Abbiamo però alcune idee da provare domani per provare a risolvere questo problema e cercare di preparare al meglio il GP del Qatar.”

I MIGLIORI TEMPI DI VENERDI’ 2 MARZO:

1.Andrea Iannone (Suzuki) - Suzuki - 1'54"586 - 45 giri
2. Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati - 1'54"627 - 41
3. Marc Marquez (Honda) - Honda - 1'54"753 - 59
4. Johann Zarco (Yamaha) - Tech 3 - 1'54"874 - 49
5. Alex Rins (Suzuki) - Suzuki - 1'54"967 - 41
6. Cal Crutchlow (Honda) - LCR - 1'54"992 - 51
7. Maverick Viñales (Yamaha) - Yamaha - 1'55"051 - 52
8. Danilo Petrucci (Ducati) - Pramac - 1'55"188 - 30
9. Jack Miller (Ducati) - Pramac - 1'55"236 - 47
10. Dani Pedrosa (Honda) - Honda - 1'55"282 - 35
11. Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha - 1'55"316 - 45
12. Aleix Espargaro (Aprilia) - Gresini - 1'55"460 - 47
13. Takaaki Nakagami (Honda) - LCR - 1'55"539 - 61
14. Jorge Lorenzo (Ducati) - Yamaha - 1'55"562 - 53
15. Scott Redding (Aprilia) - Gresini - 1'55"708 - 57
16. Bradley Smith (KTM) - KTM - 1'55"798 - 49
17. Tito Rabat (Ducati) - Avintia - 1'55"875 - 61
18. Karel Abraham (Ducati) - Nieto - 1'55"876 - 37
19. Franco Morbidelli (Honda) - Marc VDS - 1'56"074 - 55
20. Alvaro Bautista (Ducati) - Nieto - 1'56"104 - 70
21. Hafizh Syahrin (Yamaha) - Tech 3 - 1'56"263 - 46
22. Tom Luthi (Honda) - Marc VDS - 1'56"295 - 38
23. Xavier Simeon (Ducati) - Avintia - 1'56"795 - 46
24. Mika Kallio (KTM) - KTM - 1'57"218 - 56

I MIGLIORI TEMPI DI GIOVEDI’ 1 MARZO:

1. Maverick Viñales (Yamaha) - Yamaha - 1'55"053 - 64 giri
2. Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati - 1'55"104 - 48
3. Andrea Iannone (Suzuki) - Suzuki - 1'55"107 - 58
4. Johann Zarco (Yamaha) - Tech 3 - 1'55"186 - 52
5. Jorge Lorenzo (Ducati) - Ducati - 1'55"423 - 55
6. Alex Rins (Suzuki) - Suzuki - 1'55"432 - 67
7. Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha - 1'55"432 - 54
8. Danilo Petrucci (Ducati) - Yamaha - 1'55"528 - 47
9. Cal Crutchlow (Honda) - LCR - 1'55"536 - 45
10. Marc Marquez (Honda) - Honda - 1'55"545 - 47
11. Dani Pedrosa (Honda) - Honda - 1'55"555 - 37
12. Jack Miller (Ducati) - Pramac - 1'55"688 - 44
13. Alvaro Bautista (Ducati) - Nieto - 1'55"848 - 53
14. Takaaki Nakagami (Honda) - LCR - 1'55"853 - 64
15. Scott Redding (Aprilia) - Gresini - 1'55"931 - 45
16. Tito Rabat (Ducati) - Avintia - 1'56"029 - 69
17. Aleix Espargaro (Aprilia) - Gresini - 1'56"062 - 50
18. Karel Abraham (Ducati) - Nieto - 1'56"268 - 54
19. Pol Espargaro (Ktm) - KTM - 1'56"275 - 56
20. Bradley Smith (Ktm) - KTM - 1'56"421 - 64
21. Franco Morbidelli (Honda) - Marc VDS - 1'56"608 - 60
22. Hafizh Syahrin (Yamaha) - Tech 3 - 1'56"731 - 58
23. Tom Luthi (Honda) - Marc VDS - 1'57"292 - 64
24. Xavier Simeon (Ducati) - Avintia - 1'57"713 – 47