29/03/2024
Direttore: Franco Liistro

IN SBK DOPPIETTA DUCATI CON MELANDRI : DOPO SYKES TOCCA A REA FINIRE SECONDO

Phillip Island. Strepitosa  e inaspettata doppietta di Marco Melandri nel round d’apertura della Superbike in Australia. In gara 1 il pilota italiano  aveva vinto  grazie a una perfetta strategia in  pista, in gara 2 ha vinto con una corsa tutta in rimonta  e bruciando al fotofinish il campione del mondo,  Jonathan Rea,  su una Kawasaki che non pare aver trovato ancora il giusto connubio con le gomme . Melandri porta la Ducati in vetta al Mondiale, come non accadeva dal 2011, la stagione dell’ultimo iride in rosso firmato dallo spagnolo Carlos Checa.

E’ stata una vittoria rocambolesca, ottenuta in volata per soli 21 millesimi, che fa di Melandri l’italiano più vincente di sempre nella storia delle derivate di serie, con 22 successi all’attivo,una in più del  suo “amico” Max Biaggi,  e lo proietta in vetta alla classifica a punteggio pieno. Peccato per Chaz Davies che  è stato protagonista di una prestazione di grande sostanza sino a  quando ha commesso l’errore di fidarsi di gomme  non ancora in temperatura dopo il pit stop. Chaz in quel momento era in testa  e l’errore commesso, al dodicesimo giro, è da principianti o quantomeno non da uno che è vice campione del mondo . Un errore che potrebbe pesare anche sulla classifica finale, un errore da non commettere soprattutto  in un momento in cui i rivali della Kawasaki  non sembrano essere al top.

La gara 2 è stata caratterizzata dal cambio gomme obbligatorio, una decisione presa dalla Direzione Gara per motivi di sicurezza, che ha imposto ai piloti di rientrare ai box dal 10º al 12º giro. Di fronte a problemi sicurezza non si possono fare obbiezioni  ma perché imporre un tempo fisso per l’operazione?  63 secondi sono una eternità  per un pit stop…. per qualcuno c’è stato persino il tempo  di attaccarsi alla cannuccia per un drink.

Con Melandri e Rea  sul podio  è salito  lo spagnolo Xavi Forès, pilota della Barni Racing, cioè una struttura privata che  in pratica corre per la categoria  “Indipendenti”.  Oggi Forès ha fatto una grande gara con una Ducati perfetta. Forés nella bagarre  si è esaltato e in una prima parte piena di sorpassi è riuscito a prendere la testa della gara al settimo giro, mantenendola fino al pit stop della decima tornata, effettuato insieme a Rea e Van der Mark. Un giro più tardi si sono fermati gli altri piloti del gruppo di testa, Davies, Melandri e Sykes. Al giro 13 Forés si è ritrovato terzo, ma ha sorpassato Melandri  e grazie alla caduta di Davies è tornato a guidare la gara. In testa fino agli ultimi tre giri il pilota spagnolo ha lottato per  rispondere agli attacchi di Rea e Melandri, poi nell’ultimo giro è riuscito a evitare il ritorno di Sykes.  Per il Team e per Forés è il secondo podio di sempre in Superbike,il  primo. nel 2016. al Lausitzring,

Non è stata invece  fortunata  l’Aprilia che, dopo la defezione di Lorenzo Savadori , ha visto uscire di scena Eugene Laverty caduto al secondo giro. Ancora una grande occasione buttata. Sono tornate, invece, nel vivo della lotta la Yamaha (5° posto di Alex Lowes) e la  Honda, grazie a Leon Camier sesto. Prossimo round il 24-25 marzo a Buriram, in Thailandia.

Hanno detto:

Marco Melandri : “È stata una gara pazza. Il cambio gomme ha reso impossibile fare una strategia, perché tanti piloti erano in grado di essere veloci per dieci giri. In molti si sono gettati nella mischia, facendo anche manovre azzardate. Noi abbiamo cercato di preservare comunque le gomme al rientro, ma negli ultimi cinque giri abbiamo trovato il nostro ritmo. Sul finale, era difficile passare Rea in frenata quindi ho deciso di preparare la volata in uscita dalla 12, una curva nella quale eravamo particolarmente veloci, ed il piano ha funzionato. Sono felicissimo e non vedo l’ora di correre a Buriram”.

Chaz Davies:"Onestamente, mi sentivo a posto e forse avevamo anche del margine nella prima metà di gara. Poi, dopo il cambio gomme, pensavo che avremmo comunque potuto giocarci la vittoria. Credo sia la prima volta che ho spinto così forte con gomme nuove, solitamente non usciamo dai box dando subito il 100%, quindi forse abbiamo leggermente esagerato e commesso un errore, anche se ero già ben dentro la curva quando ho perso l'anteriore. Quest'anno ci saranno diversi piloti in grado di lottare per il podio, come abbiamo visto qui, quindi sarà interessante. Ci riprenderemo e saremo pronti a lottare nuovamente a Buriram".

Marco Zambenedetti, Coordinatore Tecnico Ducati Corse in pista:“Avevamo lavorato molto in funzione del rendimento delle gomme sulla lunga distanza, ma siamo riusciti ad essere competitivi anche con il pit-stop. Marco ha fatto ancora una volta una gara straordinaria, mentre Chaz è stato sfortunato perché avrebbe potuto giocarsi la vittoria, ma siamo sicuri che si rifarà presto. Siamo contenti delle prestazioni evidenziate qui in Australia, che ci motivano a lavorare ancora più duramente a casa per mettere sia Marco che Chaz in condizione di esprimersi al meglio”.

Xavi Forés:«Il momento più difficile è stata la sosta. Da lì in poi ho cercato di spingere al massimo fino alla fine. Ho creduto di poter vincere, ma nell’ultimo giro ho fatto un piccolo errore, Marco e Jonathan sono riusciti a prendere qualche metro di vantaggio e io non sono più riuscito a lottare per la vittoria, ma adesso questo non importa. E’ stata una gara fantastica, sono davvero felice di aver cominciato la stagione in questo modo. Per un team indipendente è una soddisfazione grandissima riuscire a salire sul podio».

Marco Barnabò, Principal Manager Barni Racing:«Che dire!? Siamo felici anche se non nascondo che fino alla fine ho creduto che avremmo potuto vincere. Ce lo saremmo meritati. La moto era a posto, il pilota ha guidato alla grande, ma c’era una curva nel T4 dove perdevamo tutto il vantaggio accumulato nel resto del giro. Per questo sapevamo che nonostante tanti giri in testa sarebbe stato difficile portarla in fondo. La gara è stata durissima, in una pista difficile da gestire, ma tutti hanno dato il meglio. La squadra è stata perfetta, anche nel pit stop e per questo li ringrazio, così come ringrazio il pilota che ha guidato alla grande. Ora andiamo in Thailandia con grande fiducia, sapendo che non è una pista a noi favorevole, ma stiamo già pensando a cosa fare per essere competitivi».

Loris Baz: “La gara è stata divertente. La spalla mi faceva male, ma non così tanto come ieri. Sono partito bene anche se dopo cinque o sei giri ho cominciato a faticare sia col grip al posteriore che con la spalla. Con la seconda gomma, dopo il pit-stop, le cose sono andate un po’ meglio e sono riuscito a battagliare con Torres nella fase finale. Certamente la spalla mi ha limitato, soprattutto quando volevo effettuare un sorpasso e percorrere le curve a destra, ma sono contento che abbiamo potuto concludere le due manche ed abbiamo preso qualche punto. Adesso guardiamo avanti, alla Tailandia, dove spero di essere di nuovo in forma.”(John Sturm)

 ORDINE DI ARRIVO GARA 2 – 22 GIRI:

 1. Melandri (Ita-Ducati) in34’42″633 media 169,038 km/h

2. Rea (GB-Kawasaki) a 0″021

 3. Fores (Spa-Ducati) a 0″304

4. Sykes (GB-Kawasaki) a 1″488

 5. Lowes  (GB-Yamaha) a 2″474

6. Camier (GB-Honda) a 2″745

7. van der Mark (Ola-Yamaha) a 3″098

 8. Torres (Spa-MV Agusta) a 14″301

 9. Baz (Fra-BMW) a 14″361

 10. Razgatliouglu (Tur-Kawasaki) a 19″785

 11. Ramos (Spa-Kawasaki) a 25″37

 12. Mercado (Arg-Kawasaki) a 40″504

 13. Gagne (Usa-Honda) a 58″923

 14. Jacobsen (Usa-Honda) a 1’00″004

 15. Laverty (Irl-Aprilia) a due giri

LE CLASSIFICHE:

PILOTI

 1. Melandri punti 50; 2. Sykes 33; 3. Rea 31; 4. Fores 29; 4. Lowes A. 24; 5. Camier 19; 6. Davies 16; 7. van der Mark 16; 8. Baz 12; 9. Mercado 10; 10. Laverty 9; 11. Razgatliouglu 9; 12. Torres 8; 13. Ramos 7; 14. Gagne 7; 16. Jacobsen 2; 17. Jezek 1.

COSTRUTTORI:

1. Ducati punti 50; 2. Kawasaki 40; 3. Yamaha 21; 4. Honda 19; 5. BMW 12; 6. Aprilia 9; 7. MV Agusta 7.