25/04/2024
Direttore: Franco Liistro

MOTOGP: RISORGE LA YAMAHA CON ZARCO E ROSSI; DUCATI SEMPRE MEGLIO DELLA HONDA

Losail. E’ calato il sipario sulla ultima sessione di test della MotoGp ed ora si deve guardare al 18 marzo quando si accenderà il semaforo verde della prima gara del mondiale 2018 proprio su questa pista di Losail. Terminati i test ufficiali sono state accese le luci artificiali (la prima gara secondo tradizione si corre in notturna) e sono entrati pista le autobotti per allagare tutto il nastro di asfalto per dare modo ai piloti di testare le gomme da bagnato e dar loro modo di prendere le misure per correre di notte.

La terza giornata non ha detto molto di nuovo se non il fatto che regna un certo equilibrio a livello di prestazioni; al tirare delle somme ben undici piloti sono racchiusi in sette decimi con il francese Johann Zarco che ha chiuso in testa facendo meglio di Rossi che è restato a due decimi complice anche una scivolata che lo ha costretto a cambiare moto.

Venerdì i piloti Yamaha, con Rossi in testa, piagnucolavano lamentandosi di essere più lenti non solo della Honda e della Ducati ma anche della Suzuki ed oggi è arrivata puntuale la risposta. Ma questi sono i test: i piloti vorrebbero poter tirare al massimo i tecnici invece hanno bisogno di altre risposte. In ombra invece è rimasto, quinto tempo, Maverick Vinales che fu la grande rivelazione l’anno passato proprio su questa. Questa è una pista che si addice alla Yamaha, è fuori di dubbio come è fuori di dubbio che il duo Rossi – Vinales sarà protagonista da subito, i due però dovranno fare i conti con Zarco che di certo non farà sconti a nessuno, neppure ai due ufficiali.

La Suzuki sembra nettamente migliorata e Iannone venerdì lo ha confermato. Oggi l’italiano non si è presentato in pista causa una indisposizione. In sua assenza è toccato ad Alex Rins sobbarcarsi tutto il programma e il settimo posto, alle spalle di Marquez, lo ha ripagato. Dopo mesi di sofferenze e magre figure la Suzuki sembra avere tutte le carte in regola per inserirsi nel ristretto gruppo dei migliori, c’è però bisogno di un Iannone in formato Ducati e non di un pilota distratto e abulico come lo scorso anno, a garantire i piazzamenti ci pensa Rins che sotto questo profilo è un rullo compressore.

Ha tutti i favori dei pronostici, anche se in questi test non ha brillato, la Honda. Marquez e Pedrosa non hanno giocato a nascondiglio ma hanno continuato imperterriti il lavoro di sviluppo iniziato a Phillip Island. Il telaio è stato già scelto in Thailandia qui a Losail si è lavorato per trovare la giusta amalgama tra telaio, propulsore e ovviamente pilota. In Honda si ostenta calma: quella dei forti? Certamente quella di chi sa di avere un’arma letale di nome Marquez e di avere alle spalle una capacità di reazione che in un mondiale può sempre fare la differenza. La vera Honda non è quella che abbia visto nelle tre sessioni di test ma quella che sarà in griglia il 18 marzo.

Sulla carta l’avversaria più accreditata è la Ducati con Dovizioso. La Casa di Borgo Panigale sembra aver lavorato molto bene durante l’inverno con l’ing. Dall’Igna che ha messo alla frusta tutto il reparto corse. Il risultato è una moto molto veloce che si è messa alle spalle i problemi del 2017 soprattutto quello dell’inserimento in curva. Dovizioso da un mese ne parla con toni più che positivi però….Lorenzo continua a non trovare il feeling per inserirsi nei tempi da podio. Se Dall’Igna e Ciabatti riusciranno a risolvere quello che è stato un interrogativo per tutto il 2017 allora la Ducati potrà lottare alla pari con la Honda e mantenere la promessa fatta a Claudio Domenicali, il CEO Ducati. La risposta la si avrà solo dai risultati in pista. Ora il tempo delle parole e dei “ se” e dei “ma” è finito. I tifosi della rossa a due ruote sono in attesa….

Se la Ducati ha validi motivi per sorridere, il sorriso non è di casa all’Aprilia. Anche il terzo giorno si è concluso con risultanze molto mediocri. L’obiettivo secondo Espargarò è di essere sempre nelle prime otto posizioni. Al momento ci sembra un ottimismo eccessivo né ci pare che anche i test nella galleria del vento fatti dopo la Thailandia abbiamo migliorato la situazione. L’Aprilia è un’icona nello sport motociclistico, ha un palmarès di titoli da fare invidia, non merita di essere la Cenerentola della MotoGP. (John Sturm)

Hanno detto:

Andrea Dovizioso :“Sono molto contento del lavoro che abbiamo svolto in questi tre giorni, perché siamo riusciti a provare tutto quello che avevamo in programma ed anche a preparare bene la gara, anche se qui in Qatar le condizioni del circuito cambiano facilmente e fra un paio di settimane potrebbero essere diverse da quelle che abbiamo trovato in questi tre giorni. Durante il test la pista aveva molto grip, cosa che di solito è difficile trovare qui a Losail, e nelle varie simulazioni siamo stati veloci e costanti, e quindi sono molto soddisfatto della nostra prestazione.”
 
Jorge Lorenzo: “Oggi è andata decisamente meglio di ieri, e abbiamo trovato un setting che mi ha consentito di fare diversi giri abbastanza veloci. Siamo però tornati a soffrire un poco quando le temperature si sono abbassate ed è aumentata l’umidità. In queste condizioni facciamo ancora fatica ad essere competitivi e a mantenere un buon passo. Dovremo quindi concentrarci per migliorare questo aspetto in vista della prima gara e abbiamo ancora del lavoro da fare per riuscire a sfruttare al massimo il potenziale della nostra moto.”

Valentino Rossi:«Era importante fare bene, perché soprattutto in Thailandia abbiamo sofferto. Essere secondo è un buon risultato, importante anche per tutto il team. Abbiamo lavorato molto nell’arco dei tre giorni, poi abbiamo messo tutto insieme nell’ultimo pomeriggio e sono stato molto veloce sia nel giro secco sia nel passo gara. Continuiamo a soffrire troppo con le gomme, sia davanti che dietro. Se siamo al livello degli altri lo scopriremo solo tra due settimane. Abbiamo ancora troppi alti e bassi. Da una pista all’altra i valori della moto cambiano tanto, dobbiamo cercare di non soffrire troppo nelle piste difficili»

Aleix Espargarò:"Non vedo l'ora di tornare qui tra due settimane per iniziare a fare sul serio, i test sono importanti ma sono più felice quando si tratta di una gara. Quest'anno le cose saranno ancora più interessanti, perchè tutti i team e tutti i piloti sono ad un livello altissimo. Io ho dato il meglio durante questo precampionato per migliorare la RS-GP 2018, peccato per un piccolo problema che mi ha impedito di terminare la simulazione di gara. La verità è che i test invernali spesso ingannano, ci sono molti piloti che riescono a fare qualche giro veloce ma in gara i valori cambieranno. Credo nel nostro potenziale, sono sicuro che lotteremo da subito per la top-8".

Scott Redding:"Anche oggi abbiamo fatto un bel passo avanti, con alcune modifiche che mi hanno fatto subito guadagnare fiducia. Ho fatto un long-run anche oggi e sono stato veloce, mi sentivo bene in moto e ho fatto con gomma usata lo stesso tempo fatto ieri con gomma nuova. La RS-GP conferma di comportarsi molto bene con le gomme, cosa che per me negli anni passati è sempre stata un problema, mentre anche con gomma morbida e tanti giri riesco ad essere incisivo e questo mi da fiducia in vista della gara".

I MIGLIORI TEMPI DI SABATO 3 MARZO:

1.Johann Zarco (Yamaha) - Tech 3 - 1'54"029 - 53 giri
2. Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha - 1'54"276 - 49
3. Andrea Dovizioso (Ducati) - Yamaha - 1'54"331 - 50
4. Cal Crutchlow (Honda) - LCR - 1'54"457 - 57
5. Maverick Viñales (Yamaha) - Yamaha - 1'54"471 - 40
6. Marc Marquez (Honda) - Honda - 1'54"591 - 75
7. Alex Rins (Suzuki) - Suzuki - 1'54"650 - 48
8. Danilo Petrucci (Ducati) - Ducati - 1'54"659 - 56
9. Jorge Lorenzo (Ducati) - Ducati - 1'54"692 - 63
10. Jack Miller (Ducati) - Pramac - 1'54"749 - 56
11. Dani Pedrosa (Honda) - Honda - 1'54"774 - 44
12. Franco Morbidelli (Honda) - Marc VDS - 1'55"132 - 54
13. Bradley Smith (KTM) - KTM - 1'55"179 - 47
14. Aleix Espargaro (Aprilia) - Gresini - 1'55"232 - 60
15. Hafizh Syahrin (Yamaha) - Tech 3 - 1'55"273 - 44
16. Karel Abraham (Ducati) - Nieto - 1'55"300 - 50
17. Alvaro Bautista (Ducati) - Nieto - 1'55"347 - 58
18. Tito Rabat (Ducati) - Avintia - 1'55"465 - 56
19. Pol Espargaro (KTM) - KTM - 1'55"489 - 47
20. Scott Redding (Aprilia) - Gresini - 1'55"595 - 54
21. Takaaki Nakagami (Honda) - LCR - 1'55"763 - 40
22. Xavier Simeon (Ducati) - Avintia - 1'55"943 - 51
23. Thomas Luthi (Honda) - Marc VDS - 1'56"122 - 59