24/04/2024
Direttore: Franco Liistro

Parco Valentino si è presentato, dal 19 al 23 giugno la quinta edizione

Roma. E’ sempre un Salone dell’Auto  ma oramai è più noto come  Parco Valentino, nome più d’immagine e  semplificato della manifestazione  la cui quinta edizione si svolgerà dal 19 al 23 Giugno, un paio di  settimane dopo la data tradizionale, per cercare di evitare, quanto più possibile, i capricci del tempo e per attrarre anche quella fascia di pubblico che finora era rimasta esclusa per via del calendario scolastico.

Pubblico che finora ha sempre confortato con la sua presenza  l’impegno degli organizzatori ai quali va il merito di avere inventato una nuova modalità di evento automobilistico, a basso costo per gli espositori, addirittura gratuita per il pubblico, per attrarre quella fascia di pubblico (i giovani, purtroppo) che oggi sembra meno attratta dalle quattro ruote. Non a caso il biglietto, omaggio per tutti, serve solo a contare e profilare i visitatori e per consentire loro di accedere ad una serie di facilitazioni (come gli sconti di Trenitalia per la quale quello del Valentino è il terzo maggiore evento dell’anno).

Parco Valentino ogni anno si allarga e prende sempre più possesso della città sabauda  anche delle periferie che stanno tanto a cuore alle Istituzioni. Il risultato è oramai un contenitore con molte, forse troppe,  iniziative collaterali con il rischio di “distrarre” i visitatori dal vero motivo della loro presenza : l’automobile  Una novità di quest’anno, con un ritardo di almeno tre anni,   è uno scontato focus sulle automobili elettriche e ibride-plug in che diventerà parte stessa dell’esposizione, trasferendosi dal centro città al parco: le auto elettriche e le ibride plug-in di attuale produzione delle Case automobilistiche saranno visibili all’interno del Parco Valentino, a disposizione per prove con il pubblico, la vetrina di tutte le vetture interessate al bonus della nuova legge sull’auto in procinto di entrare in vigore. I visitatori potranno confrontarsi, conoscere e informarsi su tutte le vetture elettriche e ibride plug-in e potranno anche provarle su strada, in percorsi di viabilità ordinaria.

Altra grande novità sarà l’approfondimento sulla tecnologia al servizio del guidatore: i sistemi di guida assistita saranno al centro di un’area dell’esposizione nella quale i visitatori vedranno all’opera auto di diversi brand e il pubblico potrà vederli all’opera in versione dinamica, in un circuito sperimentale messo a punto dall’amministrazione, nel quale si sperimentano anche le auto a guida remota con tecnologia 5G.

Cuore dell’entusiasmo e dell’emozione sarà il circuito cittadino studiato e creato all’interno del centro storico, un anello tra le strade più eleganti di Torino che coinvolgerà via Roma, la via dello shopping per eccellenza, e che sarà sfondo delle sfilate a calendario della parte dinamica della manifestazione. Tra le parate, da non perdere quella del motorsport con esemplari di Formula 1 che passeranno in mezzo al pubblico, seguite da esemplari protagoniste delle diverse discipline sportive motoristiche.

Inaugureranno il circuito dinamico cittadino le automobili della President Parade, alle 19 di mercoledì 19 giugno, l’evento unico al mondo che al suo esordio ha riscosso l’entusiasmo dei suoi protagonisti: i presidenti e gli amministratori delegati delle Case automobilistiche, insieme a grandi designer, sedendosi alla guida di un’auto rappresentativa del proprio marchio e andranno in parata, in mezzo a due ali di pubblico, mettendosi in gioco in una delle mission più importanti di Parco Valentino, quella di riaccendere la passione per le quattro ruote.

Stesso percorso e stesso entusiasmo per la Journalist Parade, che seguirà la parata dei presidenti. “Una tantum” i giornalisti in campo in prima persona  con le vetture, affidategli dai brand,  si faranno portatori della passione per l’automobile, passando il testimone ai collezionisti della Supercar Night Parade, le oltre 200 supercar e auto speciali provenienti da tutta Italia che parteciperanno alla festa dinamica della giornata inaugurale di Parco Valentino.

Il programma di parate nel circuito speciale cittadino, che dura tutti i cinque giorni della manifestazione, si arricchisce con le oltre 1500 supercar provenienti da tutta Europa, oltre che con le one-off e i prototipi dei grandi carrozzieri che da sempre fanno di Parco Valentino un vero e proprio festival del design. Inoltre sono previsti anche slot dedicati alle auto elettriche e ibride plug-in, alle vetture dotate a guida autonoma, e alle iconiche che scelgono Parco Valentino per festeggiare il proprio anniversario, come per esempio le Mazda MX5, pronte ad arrivare da tutta Italia per celebrare il trentesimo compleanno, le Veyron e le Chiron, che invece arriveranno da tutto il mondo per il 110° compleanno Bugatti, e le Fiat Coupé che di anni ne compiono 25. Torneranno anche le muscle-car del USA Cars Meeting che domenica 23 giugno animerà Parco Dora, riportando un angolo di mondo a stelle e strisce prima di sfilare per la città, passando anche in piazza della Repubblica e arrivando al Parco del Valentino.(Paolo Ferrini)

UN RICCO CONTENITORE PER CONOSCERE MEGLIO L’AUTOMOBILE

Conferme e novità anche nella giornata inaugurale, mercoledì 19 giugno. Accanto al ritorno delle sfilate riservate a presidenti, carrozzieri e giornalisti, tornerà anche il Car Design Award, il riconoscimento dedicato al car design assegnato da una giuria internazionale di giornalisti, organizzato dalla rivista Auto&Design, che nel 2019 festeggia il 40° anno dalla fondazione, in collaborazione con Brembo.

Omaggio e celebrazione del design automotive, da sempre fiore all’occhiello di Parco Valentino, saranno i due nuovi appuntamenti in programma il 19 giugno: il Collector’s Award e il Premio Best Designer a Franco Scaglione, riconoscimento alla carriera di uno dei più grandi car designer italiani, dalla cui matita sono nati capolavori indimenticati, come l’Alfa Romeo 33 Stradale.

Il Collector’s Award vedrà premiati alcuni tra i più grandi collezionisti internazionali, accomunati dalla passione per l’automobile e dal desiderio di condividerla, partecipando con i propri gioielli a festival, sfilate ed eventi in giro per il mondo.

Conferenze e talk show di approfondimento sulle tematiche inerenti il mondo automotive occupano un posto importante nell’organizzazione di Parco Valentino, non soltanto durante i 5 giorni della manifestazione. Ne è un esempio la tavola rotonda Il futuro dell’auto tra bonus e malus, il dibattito sulla nuova tassa sull’automobile con interventi di  Michele Crisci (presidente UNRAE), Adolfo De Stefani Cosentino (presidente FEDERAUTO), Paolo Scudieri (presidente ANFIA) e Angelo Sticchi Damiani (presidente ACI). Sono intervenuti sull’argomento anche Eugenio Blasetti, direttore della comunicazione di Mercedes-Benz, Pietro Innocenti, presidente Porsche, Simone Mattogno, direttore generale di Honda, Daniele Maver, presidente di Jaguar e Land Rover, Roberto Pietrantonio amministratore delegato di Mazda ed Ercole Messina, presidente dell’AIRVO.

Nel calendario della 5ª edizione del grande festival motoristico tornerà il Gran Premio Parco Valentino, la sfilata riservata ai collezionisti organizzata in collaborazione con ACI Torino che si svolgerà domenica 23 giugno e che vedrà un percorso di 40 chilometri, con partenza da piazza Vittorio Veneto e arrivo alla Reggia di Venaria, passando da via Roma e dai suggestivi tornanti della collina torinese che lambiscono Superga. Il Gran Premio sarà l’evento clou del calendario di Parco Valentino, insieme alla rievocazione della storica Torino-Asti-Torino, organizzata dal RACI, celebrazione della prima competizione italiana giunta al suo 124° anniversario alla quale sono ammessi veicoli di qualsiasi motorizzazione, purché costruiti entro il 1918.

Andrea Levy, presidente di Parco Valentino, non nasconde la sua soddisfazione  nel fare il punto dei lavori di avvicinamento al 5° taglio del nastro: : “Mancano meno di 4 mesi all’inaugurazione e abbiamo un calendario che cresce di giorno in giorno: nel 2019 ci aspettiamo di superare i 600.000 visitatori dell’anno scorso, e di avere in esposizione i modelli di oltre 40 marchi automobilistici che presenteranno diverse anteprime nazionali. Il nostro è un pubblico eterogeneo, proveniente da tutte e 102 le province italiane, composto al 45% da under 35 e per il 33% da donne, un target molto interessante per le aziende. Quest’anno inoltre presentiamo la grande novità del Focus Auto Elettriche che si sposta all’interno del parco, e diversi momenti di approfondimento e dibattiti con i rappresentanti delle case automobilistiche, giornalisti ed esperti. Perché Parco Valentino vuole essere un contenitore, un punto d’incontro, esattamente come è accaduto con la tavola rotonda Il futuro dell’auto tra bonus e malus”.(F.L.)

IL FUTURO DELL’AUTO TRA BONUS E MALUS

Hanno detto:

Michele Crisci - Presidente UNRAE: “L’UNRAE ritiene che l’introduzione dell’eco-tassa (malus) per l’acquisto di una autovettura nuova con emissioni superiori a 160 g/km di CO2 non avrà alcun effetto sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico, né nel breve e né nel lungo periodo, innanzitutto perché la norma è stata tarata sulla CO2, che è un climalterante e non un inquinante, ma soprattutto perché nelle strade italiane continueranno a circolare veicoli molto più inquinanti (il 34% con oltre 18 anni di età) sui quali occorrerebbe urgentemente intervenire favorendone una massiccia sostituzione. A questo vanno aggiunti gli effetti negativi, anche psicologici, che una imposta genera su tutti i potenziali acquirenti di autovetture. Per quanto riguarda invece gli eco-incentivi (bonus) sulle autovetture nuove con emissioni fino a 70 g/km di CO2, in principio la direzione è giusta ma il contesto economico in peggioramento contrasterà con lo stimolo che negli auspici del Governo dovrebbe realizzarsi grazie a tale misura. Staremo a vedere, come abbiamo detto sin dall’inizio, gli incentivi non erano necessari e sarebbe stato preferibile focalizzare tutti gli sforzi sulle infrastrutture. Bene dunque la previsione di legge in tal senso, circa la defiscalizzazione degli impianti di ricarica, anche se sarebbe stato auspicabile un intervento più importante. Infine, l’UNRAE ha constatato con dispiacere che il Governo non ha fornito con il dovuto anticipo informazioni sulle modalità operative delle misure lasciando pertanto gli operatori del settore in uno stato di incertezza a pochi giorni dall’entrata in vigore (1° marzo). A tal riguardo l’UNRAE auspica che l’intempestiva attuazione di tali misure non deceleri ulteriormente il trend del mercato.

Adolfo De Stefani Cosentino – Presidente Federauto: “Occorre partire dalla considerazione di quanto accade sul mercato: gli ultimi mesi del 2018 hanno registrato un calo di vendite e immatricolazioni, continuato nel 2019. In questo contesto, l’introduzione del malus sarebbe letto dagli acquirenti come un ulteriore balzello sull’auto, e in quanto tassazione sull’immatricolazione, provocherebbe un’ulteriore contrazione del mercato e lo Stato, in stretta conseguenza con il calo degli acquisti, realizzerebbe meno introiti in termini di IVA e IPT. Non è riducendo l’immissione sul mercato di autovetture rispondenti alle più stringenti regolamentazioni sulle emissioni che è possibile diminuire il livello di inquinamento prodotto dall’autotrazione. Questo obiettivo lo si può raggiungere solamente togliendo dalla circolazione le vetture a più alto inquinamento”.

Paolo Scudieri – Presidente ANFIA: “ANFIA ha in più occasioni cercato di sensibilizzare le istituzioni sulla crisi che stava per colpire il settore automotive, storico precursore dei cicli economici. Ora, il preoccupante calo della produzione industriale, per l’automotive a -3,4% a fine 2018, con una contrazione delle autovetture prodotte del 10%, complici anche gli impatti della regolamentazione europea e della transizione produttiva da essa innescata, comincia a destare attenzione in Parlamento. Speriamo, quindi, di poter introdurre a breve, proprio lavorando con le istituzioni, strumenti di politica industriale adeguati a supportare le imprese in questo difficile momento”.

Angelo Sticchi Damiani – presidente ACI: “L’Automobile Club d’Italia apprezza la volontà del Governo di rinnovare il parco circolante. Tutte le forme incentivanti come gli eco-bonus vanno in questa direzione e sono le benvenute, ma non possiamo concordare sulle misure penalizzanti eco malus che invece frenano le vendite ed ostacolano il ricambio. Pur desiderandolo, tante famiglie non riescono a sborsare decine di migliaia di euro per un’auto nuova, quindi sarebbe opportuno aiutare chi sostituisce la sua vecchia auto con una usata più moderna, da Euro 4 in poi, ben più efficiente sotto il profilo dell’ambiente e della sicurezza stradale. Non va dimenticato che il bollo auto è già commisurato alle emissioni dei veicoli, oltre che alla potenza, e proprio in merito alla tassa automobilistica ci lascia perplessi il dimezzamento così concepito alle vetture ultraventennali: sarebbe meglio riservare la facilitazione ai soli veicoli di reale interesse storico, elencati nella lista condivisa con tutte le realtà del settore”.

Pietro Innocenti - Direttore Generale di Porsche Italia: “Per come è stato concepito, il provvedimento non è efficace al perseguimento dell’obiettivo di una mobilità realmente sostenibile ed è dannoso per le casse dello Stato. Lo dimostra il fatto che i modelli ibridi ed elettrici sopra i 50.000€ + iva non godono di alcuna forma di incentivo, pur essendo quelli che garantiscono il maggior gettito di imposta indiretta. Per trovare una soluzione al problema delle emissioni occorre invece definire provvedimenti che accelerino lo svecchiamento dell'attuale parco circolante. Per esempio comunicando con il giusto anticipo l’entrata in vigore di meccanismi di malus sulle vetture obsolete e prive di valore storico, in modo da consentire ai consumatori di pianificare per tempo l'acquisto di una auto nuova o usata più recente e quindi meno inquinante”.

Daniele Maver - Presidente di Jaguar Land Rover Italia: “Il provvedimento bonus-malus rischia da un lato di non incentivare il rinnovo del parco circolante, dall'altro di complicare ancora di più il quadro di chi si accinge all'acquisto di un'autovettura. Si è infatti assistito negli ultimi mesi ad una forte campagna di demonizzazione dei motori Diesel, che ha generato un progressivo aumento della scelta di motori benzina, che ora diventano però quelli maggiormente colpiti dall'Ecotassa, in quanto presentano consumi ed emissioni CO2 in generale superiori. Vedendo il numero di vetture oggetto di "malus" rispetto a quelle che godranno del "bonus", è evidente che è una misura destinata ad aumentare la pressione fiscale dell'auto. In puri termini ambientali, inoltre, l'ecotassa non produrrà gli auspicati effetti positivi perché continueranno a circolare veicoli con grande anzianità, mentre si tasserebbero, disincentivandone l'acquisto, veicoli di ultima generazione con prestazioni ambientali superiori alla media del parco circolante”.

Ercole Messina – Presidente AIRVO: “Dobbiamo svendere le nostre automobili? Per quanto ridurre l’inquinamento ambientale e rinnovare il parco auto circolante rappresenti una priorità, riteniamo la recente normativa Eco Bonus e Malus, parzialmente efficace per il raggiungimento di tali obiettivi ed altresì incoerente con le logiche comunitarie di sviluppo e di tutela dei vari comparti economici coinvolti”.

Massimo Nalli – Presidente Suzuki Italia: “Plaudiamo all’intenzione dichiarata da parte del governo di sostenere l’acquisto di vetture particolarmente efficaci dal punto di vista del consumo e di supportare la realizzazione di colonnine di ricarica. Tuttavia questa misura è fortemente limitata dalle risorse massime messe a disposizione. I 60 milioni previsti per il 2019 basteranno per appena qualche migliaio di vetture, probabilmente meno dell’1% dell’intero mercato, cioè un tasso di innovazione del mercato decisamente insufficiente”.

Roberto Pietrantonio – amministratore delegato Mazda: “In Mazda riteniamo che questa misura abbia creato “Molto rumore per nulla” disorientando invece i consumatori, con conseguenti rischi su un settore che ha un peso rilevante sul PIL in Italia. Molto rumore per nulla innanzitutto perché, se guardiamo i dati di vendita del 2018, solo il 2,9% delle vetture immatricolate in Italia supera i limiti i 160 g/km di CO2 e addirittura solo lo 0,5% beneficerebbe dell’Ecobonus. Questa sembra un’occasione persa dal governo di attuare un reale confronto tra le parti, laddove le associazioni dei costruttori hanno suggerito a più riprese soluzioni che avrebbero maggiormente inciso rispetto agli obiettivi di riduzione di emissioni di CO2 e di miglioramento della qualità dell’aria. Se a tutto questo si aggiunge il mancato coordinamento con gli Enti locali che agiscono proponendo soluzioni spesso in contrasto con le finalità della manovra stessa, un esempio su tutti la demonizzazione tout-court della tecnologia diesel, si compone un quadro molto confuso e a dir poco preoccupante. Questa preoccupazione cresce ancor di più quando alla mancanza di visione strategica si aggiunge un’approssimativa formulazione dell’implementazione di questa manovra che crea ulteriore sconcerto tra gli operatori. In sintesi, questa misura non porterà benefici concreti rispetto alle emissioni di CO2 ma, piuttosto, generando incertezza tra i consumatori, rischia di deprimere un mercato già in sofferenza con conseguenze importanti sull’economia del Paese”. (P.F.)

 

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