29/03/2024
Direttore: Franco Liistro

IL MARCHIO BERTONE ALLA RISCOSSA…….GRAZIE A FLYMOVE DIANCHE’

 

Milano. Dopo tante voci e sussurri che, da oltre un mese, circolavano in occasione di convegni e test di vetture finalmente si è alzato il sipario e ha visto ufficialmente la luce Flymove, una nuova piattaforma di mobilità, elettrica al 100%,. Flymove è una vera e propria filiera dell’elettrico che ha come punto di partenza l’automotive con una gamma completa di vetture Dianchè che riporteranno sulla scena mondiale il marchio Bertone. City Car , GT e one off sono già una realtà concreta come è già concreta l’idea di garantire una autonomia illimitata grazie a un sistema di scambio rapido delle batterie  

Nell’ occasione, alla presenza dei partners e di investitori, è stata presentata una serie di innovazioni tecnologiche, sviluppate con aziende italiane d’eccellenza, che sono la base su cui Flymove intende costruire la prima sfida totalmente italiana nel panorama della Mobilità internazionale.

“ Un pacchetto tecnologico innovativo e competitivo, che inizia dalla produzione di energia rinnovabile on-site, il suo stoccaggio e la distribuzione attraverso rivoluzionarie stazioni di servizio, fino all’utilizzo di veicoli sia terrestri che aerei tipo VTOL full electric per la Vertical Mobility del futuro”, sottolinea con malcelato orgoglio ma con determinatezza Fulvio Majorana,presidente di Flymove,” Flymove ha presentato oggi le proprie proposte di auto City Car e Sportive full electric, a brand “Dianchè by Bertone” ma Flymove è una Smart Mobility Platform, l'unica piattaforma integrata e sostenibile presente nel mercato mondiale della mobilità, che va a posizionare l’Italia tra le eccellenze assolute in questo specifico settore dalle enormi potenzialità industriali per i prossimi decenni.”

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Il CEO di Flymove è invece Paolo Carlin L’organigramma manageriale di Flymove è articolato in diverse divisioni: Finanza, Design, Energia, Point of Energy, VTOL, Dianchè Cars, Motorsport. Se il “cervello” sarà a Padova la sede operativa sarà a Milano , molto probabilmente nella zona ove hanno già sede diverse Case automobilistiche.

Da gennaio diventerà quindi operativa Flymove Italia e nella stessa sede troveranno casa le varie società del Gruppo e i partner tecnologici, ma soprattutto sarà la sede del il Centro Design di Flymove e di Dianchè Bertone, che impiegherà decine di designers e progettisti, coordinati da Carlos Arroyo Turon. Al momento del via gli addetti saranno un centinaio di unità.

Il Piano Industriale è stato predisposto dalla società di consulenza Carlin & Associates (C&A). Il management e le attività gestionali dell’intera iniziativa Flymove sono messe a disposizione da C&A .

“La Flymove, ha sottolineato Paolo Carlin nel corso della presentazione, punta a produrre energia rinnovabile, a gestire stazioni di servizio apposite e a lanciare nel lungo termine anche aerei elettrici a decollo verticale con i requisiti del progetto Uber Elevate. Il tutto grazie a collaborazioni con varie aziende: Energica Motors, Akka Technologies (che ha concesso il marchio Bertone in licenza esclusiva), Tecnam, Vercarmodel, Picchio, Adria Raceway, BFR e a breve altre se aggiungeranno. Il piano industriale prevede l'istallazione di oltre 2 mila stazioni entro il 2026 (1.172 in Europa, 600 in Usa e 463 in Cina) e investimenti per alcune centinaia di milioni di euro sostenuti con finanziamenti da reperire anche tramite la quotazione in Borsa nel giro di tre anni. L'azienda punta, in 5 anni, a vendere 600 mila veicoli sui mercati italiano, europeo, statunitense e cinese per arrivare a un fatturato di 3,8 miliardi di euro. “

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Tanto per cominciare sono state si sono viste dal vero i primi modelli che con il logo Bertone sono il punto si partenza della Flymove Dianché: le citycar Dianchè One e Cube una specie di versione sportiva della One , entrambe con un’autonomia di partenza di oltre 180 chilometri,poi le sportive BSS GT One, un “mostro” da circa 1000 cavalli, il GT Cube che sarà proposta per le competizioni e il prototipo, vero laboratorio viaggiante, Dianchè BSS GT Two Pikes Peak, il nome dice già quale è l’obiettivo…, e il GT Cube che sarà proposto per le competizioni: è alle viste un challenge monomarca prima solo italiano poi internazionale.

Tutti saranno commercializzati solo online o tramite la grande distribuzione, tutti sono sono esclusivamente elettrici e utilizzano un sistema di scambio rapido delle batteria (BSS): un macchinario completamente automatizzato che, in soli tre minuti, sostituisce le batterie scariche con accumulatori carichi e alimentati da energia proveniente da fonti rinnovabili.

Tutti modelli quante portano la firma di Carlos Arroyo Turon che in fatto di marchio Bertone è una garanzia mentre il motorsport che per Flymove assume un ruolo fondamentale,   sia a livello di immagine sia per il trasferimento di innovazioni tecnologiche dalle gare alla strada, sarà affidato a un giovane manager, Davide Mastrangelo, e a Enric Codogny che di esperienza organizzativa sportiva ne ha da vendere.

Le citycar verranno prodotte in Cina da un partner industriale (sono stati avviati contatti con aziende locali per poter chiudere un accordo per l'inizio del 2019), mentre le auto sportive saranno assemblate in Italia, probabilmente in un capannone di Adria Raceway a partire dall'autunno del 2019. Le consegne sono previste per il 2020, ma un primo esemplare è stato già venduto a un cliente arabo per la cifra di 3 milioni di euro. Il prezzo delle piccole sarà invece decisamente inferiore,intorno ai 15.000 euro perché le batterie non sono incluse ma rimangono di proprietà di Flymove.

E a breve ci sarà anche un passaggio dalle quattro alle due ruote grazie alla collaborazione con la modenese Energica che già produce le moto per il campionato ufficiale full electric che sarà l’antipasto in cinque gare in Europa della MotoGP. (Franco Liistro)

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