29/03/2024
Direttore: Franco Liistro

SBK: DAVIES (DUCATI) SI RIPETE E METTE IN FILA REA (KAWASAKI) E MELANDRI

Lausitz. Chaz Davies  non si ferma più e porta a casa ancora un successo, il sesto stagionale,  che rimarrà nella storia del Lausitzring che  ha chiuso ufficialmente con le gare  a due ruote dal momento che dal prossimo anno sarà un circuito riservato  ai test. Sul podio anche un Rea che nulla ha potuto fare contro lo strapotere della moto di Borgo Panigale  e contro il pilota  gallese e un Melandri rigenerato dalle modifiche “inventate” nella notte ma ancora una volta senza la zampata necessaria per salire di un gradino più in alto.

Per Davies è stata anche la vittoria numero 26 in Superbike, l’ennesimo suggello di una carriera straordinaria  e di una stagione con qualche rammarico per episodi che lo hanno tagliato fuori dalla lotta per il primato. In ogni caso  se la Ducati in MotoGp si coccola  Dovizioso, nuovo idolo dei tifosi, in Superbike i ducatisti un idolo lo hanno da tempo.

Se nella gara di sabato  probabilmente la differenza l’ha fatta la scelta delle gomme, in gara due non ci sono  state scuse per nessuno dal momento che al via Kawasaki e Ducatisi sono presentate con identica tipologia di…scarpe.  Il solo handicap per Davies era di dover partire in nona posizione per l’assurda regola  di partire dietro  in nome dello spettacolo ovvero della ricerca dei sorpassi da parte dei migliori.

Ma  gara 2 doveva essere ancora nel segno Ducati e così è stato. Prima è toccato a Melandri prendere la testa  ma dopo sei giri Rea si portava in testa   con presto incollato agli scarichi un Davies più che determinato a rendere difficile la gara  al leader della classifica iridata mentre l’altra Kawasaki, quella di Tom Sykes,  era rimasta  chiusa nel gruppone degli inseguitori del trio di testa oramai irraggiungibile.

Il capolavoro di Davies  è avvenuto a dieci giri dall’arrivo quando il pilota della Ducati ha sorpreso Rea infilandolo di forza. Per Davies il gioco era fatto dal momento che la resistenza di Rea è durata   per tre giri  ma poi il ritmo del gallese era tale da fargli preferire di non correre rischi  guardandosi dagli eventuali attacchi di Melandri. Il pilota italiano gli è stato negli scarichi dando l’impressione di tentare almeno di dargli fastidio.

Le prime gocce di pioggia non hanno indotto alla prudenza Davies, lo hanno fatto per Melandri cui un terzo posto, e il podio, era già una grande soddisfazione.

Alle loro spalle, ben lontano, a oltre 10 secondi, il gruppone con Sykes che finalmente trovava il giusto ritmo, ma troppo tardi, dopo aver faticato a passare i vari Savadori, Carmier e Lowes che lottavano per le posizioni d’onore.

E così  è sta ancora festa al box Ducati ma anche Rea ha potuto sorridere avendo guadagnato ancora punto su Sykes  che ora dovrà guardarsi dal lento ma inesorabile ritorno di Davies che nella pit lane, tra un abbraccio e l’altro, ha promesso grande battaglia nelle prossime otto gare finali.

La battaglia tra Kawasaki e Ducati riprenderà  a metà settembre a Portimao, in Portogallo,  e sarà ancora un testa a testa mentre per le posizioni di rincalzo   se la vedranno  Aprilia, MV Agusta e Yamaha. Rimanendo sempre in attesa di cosa vorranno fare …da grandi  la BMW e soprattutto la Honda. Lascia sempre più perplessi che  due Marchi di questo livello  abbiano scelto di continuare a galleggiare  nelle posizioni di rincalzo: le BMW stentano a entrare nei primi dieci e, al Lausitzring, la prima delle Honda è stata quella di Bradl, tredicesimo, e la Casa giapponese nella classifica Costruttori è addirittura ultima. (Amos Muller)

Hanno detto:

Chaz Davies:“È stata una gran bella gara, e mi sono goduto ogni minuto in pista. Rispetto a ieri, tuttavia, inizialmente è stato un po’ più difficile perché partivo dalla terza fila. Siamo scattati bene al via e dopo un paio di giri vedevo già la testa della corsa, quindi quando ho visto Rea rompere gli indugi mi sono messo a caccia di lui e di Marco. Non è stato facile passarli, dopodiché ho semplicemente provato a dettare il mio ritmo, guidare pulito, e non fare errori. Sono rimasto sorpreso dal nostro passo in 1’36 alto oggi, siamo stati molto più competitivi rispetto ai test e questo testimonia il grande sforzo che tutti stanno facendo. Sono fiducioso in vista di Portimão, ora voglio godermi questa doppietta per poi prepararmi alla prossima battaglia”.

Marco Melandri:“Dopo le difficoltà di ieri, non avrei scommesso di riuscire a salire sul podio qui. Invece abbiamo fatto un grande lavoro con tutta la squadra, cambiando la distribuzione dei pesi ed il bilanciamento in generale. La Panigale R oggi era molto più equilibrata, e mi sentivo più a mio agio. Purtroppo in un paio di curve la moto si muoveva ancora molto e perdevo in accelerazione. Ho provato a staccare più profondo per recuperare, ma ho fatto qualche piccolo errore e sul finale ho preferito portare a casa il risultato, memore anche di quanto accaduto in Gara 1 a Misano. Il bilancio è positivo: continuiamo ad imparare cose nuove ad ogni round, e presto arriveranno piste più congeniali per me. Sono fiducioso per le prossime gare”.

Jordi Torres:“La gara non è andata male. Ho dovuto chiedere il massimo sia a me stesso che alla moto. Il passo comunque è stato infernale ed abbiamo faticato a stare con i primi. Sono riuscito a stare vicino, ma non attaccato, al gruppo davanti. Mi sono comunque divertito e penso di aver dato il massimo. La moto continua a non girare come vorrei e come fanno le moto dei più veloci. Continueremo a lavorare per cercare di essere più competitivi già da Portimao.”

Raffaele De Rosa:“Oggi ho potuto mantenere la mia posizione all’inizio ed in seguito ho iniziato a recuperare. Al sesto giro però ho avuto un problema alla curva 9, e stavo quasi cadendo. Da lì in poi c’è stato uno scivolamento strano ed ho faticato a guidare la moto; è stato veramente difficile arrivare sino alla fine. Abbiamo visto dai dati che c’è qualcosa che non è andato per il verso giusto, ma verificheremo meglio. Mi dispiace perché noi come squadra abbiamo lavorato bene tutto il weekend ed è stato un peccato non raccogliere un buon risultato oggi. Dobbiamo comunque tener duro fino alla fine.”

Xavi Forés: «Purtroppo questa gara non è andata come ci aspettavamo per problemi che non sono dipesi da noi. Nei primi giri mi sentivo bene, il mio ritmo era molto più veloce rispetto a ieri e avremmo potuto lottare per la top 5. Peccato, quando siamo davanti ci capita sempre qualcosa che non ci lascia la possibilità di giocarcela fino alla fine. È stato un weekend complicato, ma guardiamo già alla gara di Portimao dove cercheremo di essere ancora competitivi. Devo comunque ringraziare tutto il team che crede sempre in me e mi mette nelle migliori condizioni per andare forte».

ARRIVO GARA 2  (21 giri, km. 89,565)::

 1. Davies (Ducati) in 34’05″220

 2. Rea (Kawasaki) a 2″290

 3. Melandri (Ducati) a 4″388

4. Sykes (Kawasaki) a 14″167

 5. Lowes A. (Yamaha) a 15″786

6. Camier (MV Agusta) a 16″023

 7. Savadori (Aprilia) a 16″138

8. Torres (BMW) a 16″308

 9. Reiterberger (BMW) a 20″355

 10. Fores (Ducati) a 24″066

 11. Van der Mark (Yamaha) a 24″855

12. Mercado (Aprilia) a 35″566

 13. Bradl (Honda) a 36″772

 14. Ramos (Kawasaki) a 38″508

 15. De Rosa (BMW) a 39″613

 16. Jezek (Kawasaki) a 1’00″344

 17. Giugliano (Honda) a 1’01″531

MONDIALE DOPO (dopo 9 round su 13):

1. Rea punti 381; 2. Sykes 311; 3. Davies 276; 4. Melandri 218; 5. Lowes A. 169; 6. Fores 146; 7. van der Mark 135; 8. Camier 120; 9. Torres 109; 10. Laverty 95; 11. Savadori 81

COSTRUTTORI:

1. Kawasaki punti 415; 2. Ducati 359; 3. Yamaha 204; 4. Aprilia 133; 5. BMW 132; 6. MV Agusta 120; 7. Honda 84.