19/04/2024
Direttore: Franco Liistro

SBK: CHAZ DAVIES (DUCATI) CENTRA IL QUINTO SUCCESSO STAGIONALE

 

Klettwitz.  Sul circuito tedesco EuroSpeedWay Lausitz  Chaz Davies si è aggiudicato Gara 1 del Campionato Mondiale  Superbike riuscendo a tagliare il traguardo per primo davanti alle Kawasaki di Jonathan Rea e Tom Sykes. Con questo successo, il quinto da inizio stagione, il pilota gallese del team Aruba.it Racing – Ducati mantiene salda la terza posizione in classifica generale portando a 110 punti il distacco dal leader di Campionato Jonathan Rea ma soprattutto accorcia a 61 punti il distacco che separa Ducati da Kawasaki nella Classifica Costruttori.

Comprensibile quindi la grande festa nei box della Ducati dopo che le Kawasaki avevano stradominato le prove libere e fatto da padrone anche nella superpole. Per Rea il secondo posto equivale a un ulteriore passo verso il titolo mondiale ma Chaz con questo successo, in pratica sempre in testa dal via alla bandiera a scacchi,  ha confermato  il trand  di miglioramento della competitività della Ducati  in Superbike così come avviene in MotoGp.

Se Rea e Sykes sono piloti “super”  Davies  riesce spesso a metterli dietro  dimostrando di non essere inferiore a loro  anzi di avere qualcosa in più  visto che indubbiamente le “verdi” sono ancora un passo avanti.

La Kawasaki  non ha comunque sfigurato avendo piazzato i suoi piloti in seconda e terza posizione e avendo infranto con Tom Sykes i record della pista. L’inglese, grazie anche ai progressi fatti da Pirelli, ha ottenuto la Superpole realizzando il tempo record di 1’36.121 e migliorando di quasi due secondi il record della pista da lui stesso realizzato lo scorso anno. Come se non bastasse, Sykes ha fatto registrare anche il nuovo giro record di gara con il tempo di 1’36.918.

In Gara 1 per il posteriore mentre la maggior parte dei piloti ha scelto soluzioni in mescola media, i piloti Kawasaki, nonostante temperature dell’asfalto non proprio ottimali, hanno preferito di montare la soluzione morbida. E’ partito bene dalla pole position Tom Sykes  ma alle sue spalle si è posizionato  subito Chaz Davies  che nella Superpole non era riuscito ad andare oltre un modesto sesto piazzamento in griglia. Il gallese è stato, come è nelle sue caratteristiche,  molto aggressivo e già nel corso del secondo giro riuscendo  a sopravanzare l’inglese della casa di Akashi e a portarsi alla guida della corsa.

Nel frattempo anche Jonathan Rea ha  superato  il compagno di squadra e si lanciato alla rincorsa del ducatista. In quarta posizione l’altro pilota Ducati, Marco Melandri, mentre Lorenzo Savadori (Aprilia), partito dalla terza casella in griglia, scivolava al settimo posto.

Chaz Davies  ha provato subito ad allungare ma sia  Rea che Sykes non lo hanno lasciato scappare con Rea a tallonare  il gallese con un ritardo di soli tre decimi.

Nel frattempo, all’undicesimo giro Davide Giugliano, al suo debutto sulla Honda guidata dal compianto Nicky Hayden, è stato costretto al ritiro per un problema tecnico.

La seconda parte di gara ha visto diversi avvicendamenti e sorpassi nella parte bassa della griglia senza,però, regalare azioni particolarmente interessanti tra i piloti delle prime posizioni.

Rea e Sykes non sono mai riusciti ad essere veramente pericolosi per Chaz Davies che ha tagliato il traguardo per primo con un vantaggio di quasi due secondi sul Campione del Mondo in carica Jonathan Rea e di oltre tre sul poleman Tom Sykes. In quarta posizione il compagno di squadra Marco Melandri.(Amos Muller)

Hanno detto:

Chaz Davies :“Nel giro di allineamento è successo il pandemonio. Ho rischiato di fare un high-side all’ingresso dell’ultima curva perché abbiamo avuto un problema al freno posteriore. I minuti prima della partenza sono stati molto concitati, perché di norma non è possibile risolvere un problema del genere in un tempo così limitato. Fortunatamente ho dei bravi meccanici, che hanno riportato il freno quasi al 100% della funzionalità, abbastanza per consentirmi di guidare come volevo. La partenza è stata molto buona e mi sono trovato in una posizione ideale nei primi giri. Quando ho preso il comando, ho semplicemente provato ad imporre il mio passo senza preoccuparmi dei tempi sul giro, e siamo riusciti a vincere. Il ritmo era buono, ma possiamo ancora migliorare in vista di Gara 2. Partiremo dalla nona posizione, ma credo che su questa pista ci siano vari punti in cui sorpassare. Inoltre, abbiamo lavorato molto sulle partenze. Mi aspetto un’altra gara spettacolare”.

 Marco Melandri:“Non è stata una gara facile. Nei primi giri siamo riusciti a restare agganciati al gruppo di testa, ma con il primo calo della gomma posteriore la moto ha iniziato a muoversi molto sulle buche ed ero costretto a dosare il gas, perdendo terreno dai piloti davanti a me. Inizialmente ho provato a compensare staccando più forte nel tentativo di recuperare, ma forzando di più ho fatto qualche errore e rischiato di perdere l’anteriore in un paio di occasioni. Il nostro passo oggi era di 1’37 alto, non potevamo fare di più e sarebbe stato inutile prendere altri rischi. Domani nel WUP proveremo alcune modifiche di setup, l’obiettivo è di restare agganciati ai nostri rivali per tutto l’arco della gara”.  

Jordi Torres:  “La Superpole è andata bene e avevo una buona posizione in griglia. Sono partito bene ma alla terza curva ho perso aderenza al posteriore, perdendo di conseguenza molte posizioni. E’ successo ancora un paio di curve dopo ed ho perso fiducia nella gomma; dobbiamo comunque capire cos’è successo, perché è stato molto strano. Comunque, dopo tutto questo ho ritrovato, pian piano un buon feeling ed ho recuperato giro dopo giro. Peccato per l’inizio perché poi ho perso tanto tempo a lottare con i piloti nella parte più bassa della classifica; ho fatto quello che potevo visto quello che ci è successo.”

Raffaele De Rosa:"Man mano che sono passati i turni di prova, mi sono sentito sempre meglio, soprattutto fisicamente dopo la caduta in Giappone. Mi dispiace per la caduta in gara di oggi, sono un po’ sconfortato ed è un peccato visto che la moto funzionava bene e io mi sentivo a posto. Ero lì con Forés, e stavo provando a prendere il mio ritmo e a fare progressi, quando la caduta mi ha impedito di continuare. Dobbiamo sempre guardare avanti in modo positivo e cercare di migliorare a partire dalla gara di domani.”

ARRIVO GARA 1 (21 giri, km. 89,565):

1. Davies (Ducati) in 34’08″073 media 157,433 km/h

 2. Rea (Kawasaki) a 1″834

 3. Sykes (Kawasaki) a 3″250

4. Melandri (Ducati) a 16″005

 5. Camier (MV Agusta) a 16″595

 6. Lowes A. (Yamaha) a 16″783

 7. Savadori (Aprilia) a 24″898

8. Fores (Ducati) a 31″137

 9. Torres (BMW) a 31″373

10. Laverty (Aprilia) a 40″593

 11. Mercado (Aprilia) a 47″796

12. Krummenacher (Kawasaki) a 48″509

 13. Reiterberger (BMW) a 50″795

 14. Ramos (Kawasaki) a 1’00″282

 15. van der Mark (Yamaha) a 1’04″118

 16. Badovini (Kawasaki) a 1’36″425.

CLASSIFICA MONDIALE (dopo 17 gare su 26):

 1. Rea punti 361; 2. Sykes 298; 3. Davies 251; 4. Melandri 202; 5. Lowes A. 158; 6. Fores 140; 7. van der Mark 130; 8. Camier 110; 9. Torres 101; 10. Laverty 75. COSTRUTTORI: 1. Kawasaki punti 395; 2. Ducati 334; 3. Yamaha 193; 4. BMW 124; 5. Aprilia 124; 6. MV Agusta 110; 7. Honda 81