29/03/2024
Direttore: Franco Liistro

LA SAFETY CAR REGALA LA VITTORIA A ENGEL E ALLA MERCEDES,LA AUDI LEADER IN CLASSIFICA

 

Mosca. Maro Engel ha beneficiato dell'ingresso della safety car al 6° giro (causata da un normalissimo stop di Maxime Martin fuori dal tracciato, ma si poteva e doveva evitare....) per agguantare la sua prima vittoria in carriera nel DTM. Il pilota  della Mercedes, rientrato quest'anno nella serie dopo aver corso dal 2008 al 2011 sempre con la "Stella", da sempre abbonato ai bassifondi della classifica è quindi riuscito ad agguantare un'insperata vittoria: il bavarese si era infatti fermato al 1° giro per il pit stop obbligatorio, in compagnia di Wittmann, Duval e del pole sitter (squalificato per mancanza del litro e mezzo di benzina), tutti scattati dalle ultime file, con nulla da perdere e tutto da guadagnare. Detto, fatto! E bisogna aggiungere che la Safety car, pur non giustificata sul piano tecnico e sportivo, ha generato uno impareggiabile spettacolo a beneficio de circa 25.000 spettatori che gremivano le tribune.

Bruno Spengler, che ha ereditato la pole da Blomqvist ha compiuto uno start rapidissimo, resistendo a Mattias Ekström fino a costringerlo fuori pista. Il portacolori della BMW ha poi allungato fino a circa un secondo fino all'ingresso della safety car causata da Martin, fermo con i freni anteriori in fiamme a causa di un frammetto rimediato in un contatto con Duval. I 4 giri compiuto dietro alla Safety car hanno permesso al quartetto del pit stop al primo giro di riunirsi al gruppo, che ha poi dovuto effettuare la sosta obbligatoria.

Poco dopo il restart Ekström ha passato di forza Bruno Spengler che, sotto pressione, è arrivato un po' lungo all'ultima curva: lo svedese ha poi spinto forte fuori dal "traffico" prima del suo pit stop, ma è rientrato comunque circa 20 secondi dietro Wittmann, che nel frattempo si è portato tra i primi, ma non al comando in quanto Nico Mueller è rimasto in pista fino al terz'ultimo giro col compito di "rallentare" la "banda dei quattro". Missione compiuta perché lo svizzero dell'Audi non si è fatto superare nè da Wittmann nè da Engel quando quest'ultimo ha sopravanzato il Campione 2016, resistendo bene all pressione ed "infliggendo" circa un secondo al giro agli inseguitori e favorendo così il recupero di Ekström, che ha chiuso a soli tre decimi dal vincitore, con ancora qualche DRS a disposizione.

Bruno Spengler, partito dalla Pole, ha poi chiuso terzo davanti a Renè Rast, a causa di un riavvio lento dal pit stop che lo ha relegato dietro un coriaceo Jamie Green, quinto sotto la bandiera dopo un gran recupero.Marco Wittmann ha chiuso sesto, sprecando una buona parte del vantaggio regalatogli dalla Safety car ma disputando una bella battaglia proprio con Green, Rast e Spengler, che ha visto il canadese uscirne al meglio. Mike Rockenfeller dal podio di Gara 1 ha terminato la seconda prova in terra di Russia al settimo posto, raccogliendo complessivamente 25 punti: non male per aver corso con la gamba sinistra fratturata! Tom Blomqvist, ha capitalizzato male il vantaggio del pit stop anticipato ed ha terminato ottavo, davanti a Lucas Auer (nono),che si è distinto per un duplice sorpasso da brivido e "pelo" all'ultima curva, col quale si è liberato in un sol colpo di Farfus e Rast che erano in lotta tra loro, mentre Robert Wickens chiude i Top 10.

In Campionato il dominio Audi si sta concretizzando con Mattias Ekström leader a quota 113 punti, seguito dal "rookie" Renè Rast a 112, Lucas Auer (Mercedes) a quota 97, seguito da Green e Rockenfeller rispettivamente a 87 e 79: però nel DTM tutto può succedere, anche che litighino due galli nel pollaio e il terzo... goda, film già visto nel 2016 in casa Audi. In conclusione una gara combattuta ed appassionante come poche, come solo il DTM sa offrire: sicuramente il pubblico presente e i telespettatori avranno ora una percezione di sportività e di grinta dei modelli dei tre costruttori tedeschi, che se la costruiscono a suon di spettacoli come questo: Alfa Romeo possiede da sempre queste doti ma è drammaticamente assente dal palcoscenico e chi non c'è viene dimenticato. Il lunedì tanti appassionati affolleranno gli show rooms di chi si è fatto vedere: peccato!

Sarà il prossimo appuntamento dal 19 al 20 agosto sulle dune di Zandvoort che consentirà di delineare il futuro del Campionato che, si può scommettere, sarà incerto fino alla Grosse Finale. (Guido M. Pedone)

Ordine di arrivo - Gara 2


1 - Maro Engel (Mercedes C63) - HWA - 36 giri in 56'41"087

2 - Mattias Ekström (Audi RS5) - Abt - 0"376

3 - Bruno Spengler (BMW M4) - RBM - 3"981

4 - René Rast (Audi RS5) - Rosberg - 4"702

5 - Jamie Green (Audi RS5) - Rosberg - 5"410

6 - Marco Wittmann (BMW M4) - RMG - 7"192

7 - Mike Rockenfeller (Audi RS5) - Phoenix - 7"416

8 - Tom Blomqvist (BMW M4) - RMR - 8"391

9 - Lucas Auer (Mercedes C63) - HWA - 8"564

10 - Robert Wickens (Mercedes C63) - HWA - 8"982

11 - Gary Paffett (Mercedes C63) - HWA - 9"267

12 - Edoardo Mortara (Mercedes C63) - HWA - 9"942

13 - Augusto Farfus (BMW M4) - RMG - 10"919

14 - Timo Glock (BMW M4) - RMR - 12"505

15 - Loic Duval (Audi RS5) - Phoenix - 19"913

16 - Nico Mueller (Audi RS5) - Abt - 37"728

17 - Paul Di Resta (Mercedes C63) - HWA - 4 giri

Il campionato dopo 10 di 18 gare

1.Ekström 113 punti; 2.Rast 112; 3.Auer 97; 4.Green 87; 5.Rockenfeller 79; 6.Martin 78; 7.Wittmann 72; 8.Glock 70; 9.Spengler, Paffett 61.