SBK: CHAZ DAVIES COME…..LAZZARO ED E’ TRIONFO DUCATI
Laguna Seca. Lazzaro alzati…….Chaz Davies, uscito da pochi giorni dalla clinica dopo l’incidente a Misano, sbanca Laguna Seca in gara 1 ed esalta la Ducati per l’occasione in livrea tricolore per la presentazione della Panigale Final Edition, l’ultimo modello special della marca bolognese. Rea finisce secondo e consolida il primato nel Mondiale su Sykes terzo. Melandri finisce quarto. Per Ducati è la vittoria 334 nel Mondiale.
La pista del “Cavatappi” evidentemente porta fortuna a Davies; memorabile è la sua doppietta del 2015 mentre per la Ducati è il dodicesimo successo su 28 partecipazioni; nel pedigree di Melandri c’è il successo in gara 1 del 2014 ma era con l’Aprilia.
La scelta di Davies di partire con gomma morbida all’anteriore è forse stata anche la mossa vincente, una scelta non condivisa dai piloti della Kawasaki, entrambi con gomme medie, e neppure da Melandri che ha optato per due gomme morbide: una scelta aggressiva che non ha certo ripagato dal momento che il pilota italiano dopo qualche giro ha cominciato ad accumulare decimi di svantaggio.
Al pronti via è Sykes a prendere la testa ma Davies non è da meno e gli si accoda seguito da Rea e Melandri. Da questi quattro è facile intuire che deve uscire il vincitore. Ben presto mentre Rea si prende il secondo posto i quattro rimangono in tre damomento che Melandri non regge il ritmo.
Dal settimo giro la corsa entra nella fase calda infatti ed è Davies ad accendere la miccia passando Rea e a minacciare Sykes, Anche Sykes però non può fare miracoli di fronte a un Davies che sembra aver buttato alle spalle il ricordo della scivolata di Misano. E così al 12é giro il pilota della Ducati, proprio alla mitica Cavatappi, infila la Kawasaki di Sykes costretto ad allargare e superato di slancio anche da Jonathan Rea. In una curva sola è cambiato tutto mentre dietro il terzetto troviamo Melandri, Fores, Camier, Torres e Mercado.
Per tre giri Davies spinge ma non riesce a scrollarsi di dosso Rea, mentre Sykes perde terreno e in soli tre giri accumula un ritardo di un secondo e mezzo, in pratica è fuori dai giochi. Rea non demorde più volte tenta l’azione di forza ma Davies non è certo disposto a cedere e ogni volta risponde.
Davies con pazienza guadagna decimi su decimi e a quattro giri dalla bandiera a scacchi il suo vantaggio aumenta sino a oltre mezzo secondo, per Rea a questo punto recuperare e passare Davies è un’impresa praticamente impossibile.
A Davies non rimane che tenere il ritmo senza errori, la bandiera a scacchi sancisce una grande vittoria, al muretto scoppia la festa dei meccanici cui partecipa senza remore anche il gran capo della Ducati, Claudio Domenicali.(Carlos Garcia)
Hanno detto:
Chaz Davies:“Sono state due settimane difficili, trascorse sul divano e sul lettino del fisioterapista, quindi tornare in pista e vincere a Laguna Seca è speciale. Questa vittoria significa molto per me, perché parlando con la squadra prima di venire qui avevo detto: ‘se potrò correre, sarò pronto a giocarmi il primo posto.. Ma è più facile a dirsi che a farsi. È stata una gara dura. La temperatura dell’asfalto è salita molto ed il grip è calato. Non potevo forzare al 100% con l’anteriore, ma ho gestito la mia gara. Mi aspettavo che Johnny mi attaccasse negli ultimi giri ma non è successo ed ho ottenuto una delle vittorie più memorabili della mia carriera. Ora penseremo ad una strategia per attaccare partendo dalla terza fila domani”.
Marco Melandri:“È stata una gara un po’ deludente perché avevamo il passo dei migliori in prova ma inaspettatamente abbiamo sofferto davvero tanto con il grip in gara, sia per quanto riguarda l’anteriore che il posteriore. All’inizio non riuscivo a spingere e speravo che con il passare dei giri la situazione migliorasse, invece abbiamo faticato molto. Ho cercato semplicemente di ottenere il miglior risultato possibile per noi, ed oggi non potevamo fare di più. Il caldo ha reso le cose più difficili per tutti, ma cercheremo di capire perché noi abbiamo avuto un calo più marcato. Partire dalla pole position domani ha un’importanza relativa, dobbiamo innanzitutto risolvere i problemi incontrati oggi in gara ma sono fiducioso che ce la faremo”.
Xavi Forés:«Le gomme hanno sofferto più di quello che ci aspettavamo, nessuno pensava che avremmo avuto queste temperature. E' stato un peccato non essermi agganciato subito a Melandri perché nella seconda parte avevamo lo stesso ritmo e potevo giocarmi il quarto posto. Va bene anche così perché portiamo a casa punti importanti, ma per domani speriamo di trovare qualcosa che mi consenta di sentirmi ancora più sicuro sulla moto, per poter spingere fin dall'inizio».
Jordi Torres: “La gara non è andato male, considerando come erano andate le prove e la Superpole. Abbiamo cambiato strada prima della Superpole, ed abbiamo migliorato un pochino ma non abbastanza, per cui abbiamo fatto altre modifiche prima della gara. La moto ha funzionato meglio di prima e avevo più fiducia, ma c’erano comunque dei problemi e la moto scivolava tanto al posteriore. Per domani vorremmo essere più veloci in ingresso curva, limitando lo scivolamento dietro. Focalizzeremo il nostro lavoro sull’avantreno, nella speranza di poter fare un passo avanti per gara 2."
Raffaele De Rosa:"Oggi non partivo proprio davanti ed inoltre c’è stato un contatto subito alla prima curva, che mi ha fatto perdere terreno. Ho provato a recuperare qualche posizione e fino a metà gara il passo non era male. Da lì in poi, c’è stato un calo nella prestazione della gomma e facevo fatica a gestirne lo scivolamento, soprattutto in frenata. Dobbiamo migliorare in questo aspetto, quindi faremo delle modifiche domattina per il warm up, cambiando probabilmente anche la gomma per cercare di fare meglio in gara 2…”
ORDINE DI ARRIVO:
1. Davies (GB-Ducati) 25 giri
2. Rea (GB-Kawasaki) a 1”202
3. Sykes (GB-Kawasaki) a 5”798
4. Melandri (Ita-Ducati) a 17”756
5. Fores (Spa-Ducati) a 21”159
6. Camier (GB-MV Agusta) a 23”016
7. Torres (Spa-BMW) a 31”986
8. Van der Mark (Ola-Yamaha) a 32”933
9. Mercado (Arg-Aprilia) a 35”936
10. Savadori (Ita-Aprilia) a 36”912
11. Bradl (Ger-Honda) a 44”961
12. Ramos (Spa-Kawasaki) a 45”203
13. De Rosa (Ita-BMW) a 45”901
14. De Angelis (RSM-Kawasaki) a 46”043
15. Gagne (Usa-Honda) a 46”805
16. Badovini (Ita-Kawasaki) a 54”463
17. Krummenacher (Svi-Kawasaki) a 56”909
18. Srmz (Cze-Yamaha); 19. Jezek (Cze-Kawasaki)
MONDIALE DOPO 15 MANCHE SU 26
PILOTI:
1.Rea punti 316; 2. Sykes 262; 3. Davies 210; 4. Melandri 176; 5. Lowes A. 141; 6. van der Mark 123; 7. Fores 121; 8. Camier 99; 9. Tores 94; 10. Laverty 94.
COSTRUTTORI:
1.Kawasaki punti 360; 2. Ducati 293; 3. Yamaha 176; 4. BMW 117; 5. Aprilia 105; 6. MV Agusta 99; 7. Honda 76.
COSI’ AL VIA:
1. Sykes (GB-Kawasaki) 1’22″476
2. Rea (GB-Kawasaki) 1’22″566
3. Davies (GB-Ducati) 1’22″883
4. Melandri (Ita-Ducati) 1’23″077
5. Laverty (Irl-Aprilia) 1’23″242
6. Mercado (Arg-Aprilia) 1’23″455
7. Fores (Spa-Ducati) 1’23″483
8. Lowes A. (GB-Yamaha) 1’23″553
9, Camier (GB-MV Agusta) 1’23″566
10. Savadori (Ita-Aprilia) 1’23″717
11. Torres (Spa-BMW) 1’23″789
12. De Angelis (RSM-Kawasaki) 1’23″797
13. van der Mark (Ola-Yamaha) 1’24″250
14. De Rosa (Ita-BMW) 1’24″311
15. Ramos (Spa-Kawasaki) 1’24″413
16. Krummenacher (Svi-Kawasaki) 1’24″445
17, Bradl (Ger-Honda) 1’24″593
18. Gagne (Usa-Honda) 1’24″658
19. Smrz (Cze-Yamaha) 1’25″125
20. Badovini (Ita-Kawasaki) 1’25″303
21. Jezek (Cze-Kawasaki) 1’25″669.