28/03/2024
Direttore: Franco Liistro

ALLA TOYOTA DI BORSOI LA PRIMA TAPPA DELLA ITALIAN BAJA DI PRIMAVERA

Spilimbergo. E' una primavera che anticipa la calda estate. E' una Italian Baja di Primavera che anticipa la calda stagione del Campionato Italiano Cross Country Rally. Tira aria nuova nella serie Tricolore ed è una nouvelle vague a caratterizzare la prima dell'anno a Rauscedo. Sugli sterrati friulani tutt'attorno al centro vitivinicolo pordenonese,  quarantasei equipaggi hanno corso la tappa d'apertura del campionato, si sono sfidati su di un percorso concentrato di soli 75,48 chilometrati  cronometrati, suddivisi nei tre tratti selettivi da classifica che hanno messo in evidenza le prestazioni di Elvis Borsoi

Il pilota veneto, navigato dal toscano Stefano Rossi, a bordo del Toyota Toyodell, s'è aggiudicato il miglior tempo in tutti e tre i settori selettivi "Ribolla Gialla",  ed ha chiuso al comando la prima tappa: "Abbiamo chiuso al comando la prima tappa e domani ci attende la seconda, e siamo fiduciosi per l'esito della gara. Il nostro team è motivato a dare il meglio, anche dagli ottimi risultati che i miei compagni stanno ottenendo".

Sui corti ma veloci tracciati, il pilota veneto riesce sfruttare le doti del poderoso Toyota e terminare in vantaggio di 1'24"8 sul secondo equipaggio: Lorenzo Codecà e Bruno Fedullo. L'otto volte campione italiano passato al volante del Grand Vitara (passo corto) ha guidato con attenzione, senza forzare nei primi chilometri: "Siamo alla prima gara e non spingiamo a tutta e, dopo aver verificato l'ottima risposta del propulsore, abbiamo verificato che dobbiamo intervenire ulteriormente sull'assetto, non proprio a punto per questo tipo di terreni".

 Andrea Toro e Mauro Nadin che si sono presentati a bordo del Grand Vitara 3.6 V6 T1 (passo lungo) interpretando alla perfezione il ruolo di esordienti tra le fila di Suzuki, nonostante l'esperienza maturata negli anni precedenti nella serie tricolore, ha raggiunto il traguardo parziale di Rauscedo al terzo posto, con 2'43"2 di ritardo rispetto ai primi. Quarto assoluto è il bergamasco Niccolò Algarotti con Yamaha Quaddy Yxz1000R di Gruppo T3, e navigato dal pordenonese Roberto Marzocco, capace di inserirsi al vertice assoluto della gara.

Gara dura la Baja di Primavera, che ha messo inginocchio alcuni concorrenti di punta: erano infatti attesi Andrea Lolli, ma il modenese è stato il primo ad arrestare la sua corsa per problemi d'alimentazione al Grand Vitara 1.9 DDiS; seguito poi da Ferroni, fermo per rottura della trasmissione della sua Grand Vitara; i e dal rumeno Casuneanu, stoppato dalla rottura del Mitsubishi Pajero Racing ed anche il rientrante Alessandro Bertuzzi, in coppia con Roberto Briani fortemente rallentato dalla rottura della frizione, noie ai freni ed alla trasmissione del Nissan Patrol.

Protagonista alla distanza è così il padovano Roberto Camporese, affiancato alle note dal bellunese Umberto Fiori, portando l'Isuzu DMax al quinto posto assoluto: "E stata una giornata bella ma il nostro fuoristrada è di nuova costruzione e necessita di un cambio dai rapporti finali più lunghi, per poter sviluppare più velocità"

 E' un esordio positivo nel Tricolore quello del milanese Gabriele Seno, al volante della Fiat Panda del preparatore Bertuzzi, e con il navigatore biellese Alberto Bertuzzi ha centrato il sesto posto assoluto di poco avanti al giovane Lorenzo Traglio,  a bordo del Tecnosport Tubolare Vm, diviso con Giulia Maroni. Nono è il siciliano Riccardo Milazzo, in coppia con il bresciano Paolo Manfredini, è tornato in gara con lo sviluppato Great Wall Hover che gli ha permesso di ottenere ottimi riscontri, ma è stato fortemente rallentato in un passaggio per superare Saviotti, in difficoltà con il Land Rover Turbo Diesel.

 Ottavi assoluti, ma primi del Gruppo T2 e del Suzuki Challenge sono i palermitani Alfio Bordonaro e Marcello Bono, che con il Grand Vitara 1.9 DDiS hanno condotto sempre in testa la prima tappa, precedendo nel finale i mantovani Alessandro e Paolo Trivini, secondi dopo una bella rimonta con il Mitsubishi Pajero 3.2 DiD a bordo del quale controllano agevolmente i rallisti Alessandro Uliana e Angelo Mirolo, terzi con il Grand Vitara ma fermati al termine della tappa per la rottura del cambio.

 I rientranti Andrea Luchini e Piero Bosco riescono con perizia ed esperienza superare alcuni inconvenienti tecnici e nell'ultima frazione cronometrata anche il "tappo" creato da Milazzo e Saviotti in difficoltà e fermi lungo il percorso, sono quarti al parco chiuso di fine giornata. Nel corso della prima giornata, sono stati rallentati Ananasso e Lops, mentre Alfano e Lolli si sono fermati.

Sono i marchigiani Simone Grossi e Daniele Manoni condurre il Gruppo TH. A bordo del Land Rover, dopo essersi segnalato terzo posto della categoria, alle spalle di Cau e Saviotti poi fermati, Grossi è salito al comando nel precedendo di 3'15" Ceschin e Feraboli su Mitsubishi Pajeroi, e Rom - Sabbata, terzi e primi del Suzuki Challenge Classic a bordo del Suzuki Samurai.

Quarti, avversati da diversi inconvenienti tecnici, sono i campioni in carica Morra e Abbondi su Mitsubishi Pajero.

 La gara del Gruppo TM, costituita da piloti dei velocissimi Side By Side, hanno visto inizialmente andare al comando Mazzega con il Polaris Razor, per poi rallentare dopo la rottura della cinghia di trasmissione, e lasciare la prima posizione al giovane Amerigo Ventura, su Yamaha Quaddy 100 r.

le prestazioni  di Graziano Scandola che, mettendo a frutto l'esperienza ha saputo superare le insidiose pietraie con il Polaris Razor piazzarsi al secondo posto, precedendo il piacentino Alessandro Tinaburri al volante del Yamaha Quaddy.(Enzo Branda)