28/04/2024
Direttore: Franco Liistro

ROUTE DU RHUM: ANDREA MURA 2° ASSOLUTO DOPO UN’ENTUSIASMANTE RINCORSA DEL LEGGENDARIO SIR KNOX-JOHNSTON

Pointe à Pitre. Questa volta non ce l’ha fatta a bissare la vittoria del 2010 nella Route du Rhum-Destination Guadalupe (3542 miglia teoriche) che l’ha portato all’onore del mondo tra i velisti solitari dell’Atlantico. Andrea Mura, presentatosi al via come leader e detentore del record, ha comunque, conquistato un prestigiosissimo secondo posto assoluto e soprattutto primo dei monoscafi in classe Rhum.

Partito, come tutti, il 2 novembre da Saint Malò, Mura ha tagliato il traguardo in 20 giorni/2 ore/19 minuti/36 secondi. Un altro successo per il navigatore solitario sardo, che corre su Vento Di Sardegna con i 4 Mori sulla prua per promuovere colori della Regione Sardegna nel mondo.

Una Route du Rhum complessa, per Andrea Mura. Una corsa combattuta, piena di insidie e “zone morte”. Così è la vela: non basta fare calcoli quando la meteo diventa instabile e il vento si fa attendere.

Un vento che sembrava arridere al velista sardo, che ha tenuto la testa durante le burrasche tra la Manica e l’Atlantico settentrionale, ma che è restato intrappolato nell’anticiclone delle Azzorre, superato indenne dalla veloce flotta dei maxi trimarani della classe Ultime e dalla flotta degli IMOCA, ma che ha catturato invece Vento di Sardegna rallentando per due giorni la sua corsa verso Pointe à Pitre, nelle Antille Francesi.

Dietro di lui, un trimarano, ANEO, condotto con leggerezza da Anne Caseneuve, abile ad approfittare dell’empasse di Mura per guadagnare la testa della corsa e non lasciarla più.

Una corsa contraddistinta da una splendida rincorsa: Mura, scivolato al quinto posto, ha coraggiosamente e inesorabilmente risalito le posizioni fino al secondo posto assoluto finale. Lottando e pianificando, sacrificando ore di sonno e cercando gli assetti migliori per tornare in corsa.

Davvero straordinaria è stata la battaglia sportiva con Wilfrid Clerton su “Cap Au Cap Location” che ha chiuso in quarta posizione, ma soprattutto a tenere tutti i fan di Mura col fiato sospeso è stata la “sfida” con la leggenda Sir Robin Knox-Johnston su “Grey Power”, 75 anni di esperienza e passione, messa al servizio di uno sport estremo come la navigazione oceanica.

Sir Robin che nella buriana iniziale ha preferito limitare i rischi con un’andatura molto cauta e successivamente si è tenuto lontano dall’area di alta pressione delle Azzorre scegliendo una rotta più tradizionale con venti leggeri che gli ha permesso di continuare a navigare seppur lentamente. In poco tempo Sir Knox-Johnston ha messo tra sé e Andrea Mura oltre 200 miglia.

E’ proprio questo il distacco che caparbiamente il campione sardo è riuscito a colmare nell’arco degli ultimi nove giorni, giungendo al traguardo davanti al rivale inglese (che lui ha soprannominato “sir Robin Hood”) di sole 17 miglia.

“E’ stata una Route du Rhum faticosa e piena di imprevisti, più dura dell’edizione 2010 – conferma Mura -. Dopo le burrasche nella prima parte della regata e la fase di calma nell’anticiclone delle Azzorre, nella parte finale è stata una sfida entusiasmante e un onore lottare con sir Robin e, nonostante alcune piccole avarie, tagliare il traguardo come primo dei monoscafi”.

Impressionante il ruolino di marcia per Vento di Sardegna, il veloce Open 50 disegnato da Felci e protagonista ad oggi di quattro vittorie e un secondo posto nelle sue cinque apparizioni ufficiali (Route du Rhum 2010, Twostar 2012, Quebec-S. MalÚ 2012, Ostar 2013, Route du Rhum 2014). Testa e cuore ora al nuovo progetto, l’IMOCA 60 con cui Mura tenterà l’assalto al Vendée Globe nel 2016. (Rossella Dallò)