IL WTCC E’ MORTO E SEPOLTO…..NASCE IL WTCR
Parigi. Il mondiale WTCC è morto e sepolto. E’ la fine ingloriosa di un campionato che è stato per anni l’immagine delle vetture turismo nelle competizioni. Un campionato che ha visto brand di primo piano nella griglia di partenza….BMW, Chevrolet, Honda, Alfa, Citroen, Seat, per finire con Volvo che si è appena aggiudicata il titolo piloti e Costruttori.
Dal 1° gennaio 2018, anche se ufficialmente la cancellazione del logo WTCC è in data 8 dicembre 2017, si parlerà solo di WTCR che inizialmente non avrà l’etichetta di campionato del mondo ma solo di Coppa del Mondo FIA.
In pratica Marcello Lotti , titolare del format TCR, ha ceduto i diritti a Eurosport Events che continuerà a promuovere ed organizzare il campionato, forte della grande forza mediatica di Discovery/Eurospor.
L’accordo tra la WSC di Marcello Lotti (società detentrice del marchio TCR), la FIA e Eurosport Events è per il momento limitato a due anni nel corso dei quali i regolamenti non potranno essere mutati e toccherà non più al promoter ma dipartimenti tecnici di FIA determinare il Balance of Performance che quest’anno nel TCR è stato oggetto di molti sospetti e insinuazioni non sempre fuori luogo.
Marcello Lotti allora uscirà di scena con piena soddisfazione…..? Sbaglia chi lo pensa: Lotti continuerà a gestire uil campionato TCR europeo (TC Europe Cup) e la miriade di campionati nazionali che oramai sono giù una quarantina !! E poi tra due anni sia Eurosport che FIA dovranno sedersi di nuovo al tavolo di Lotti…..
Nel WTCR verranno accettate un massimo di 26 iscrizioni, con priorità per i team già partecipanti a TCR International e WTCC, mentre due wildcard potranno essere assegnate a discrezione di Eurosport Events e FIA per ogni evento. Ogni team dovrà essere composto da almeno due vetture, per un costo di iscrizione della squadra di 150.000 €. Il via alle iscrizioni è fissato al 15 dicembre. Il calendario deve ancora essere annunciato, per il momento si sarà che sarà composto da 10 weekend, con 3 gare per appuntamento, in quattro diversi continenti.
L’aumento del numero di gare e il maggior costo di iscrizione daranno inevitabilmente origine a qualche defezione da parte dei team più deboli ma alle porte, in compenso, c’è l’arrivo di Renault, Peugeot e forse Volvo che andranno a implementare un plateau di brand da fare invidia: Audi, VW, Honda, Hyundai, Alfa Romeo, Seat. Raggiungere le 26 vetture in griglia sarà certo il minore dei problemi.
Rimane però ancora qualche dettaglio, e non da poco, da smussare. Da una parte Lotti difende a spada tratta il principio del TCR che prevede la partecipazione di team privati e non dei team ufficiali delle Case che inevitabilmente portano ad un aumento esponenziale dei costi. Dall’altra c’è Eurosport che invece vorrebbe una concreta presenza dei Costruttori in prima persona per evidenti necessità di contratti pubblicitari che certo i team privati non possono e non intendono garantire.
Come al solito l’accordo si troverà a metà strada. L’idea è di permettere alle Case di “eleggere” dei team privilegiati cui sarebbero fornite garanzie tecniche ed economiche. In fin dei conti è quello che è successo di sottobanco anche quest’anno nel TCR: la Volkswagen non ha lesinato aiuti al team Leopard (vincitore del campionato), lo stesso ha fatto Honda nei confronti del team ungherese M1RA e Audi con il team Comtoyou.
Anche questo diverso punto di vista troverà una soluzione con l’intermediazione della FIA, così tutti felici e contenti…..
«Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo accordo», ha detto il raggiante Marcello Lotti, «Rispetta a pieno lo spirito del TCR e l'associazione ad un gruppo ed un promoter così importante come Eurosport Events sotto l'effige FIA è un ulteriore riconoscimento al concetto TCR, lanciato 3 anni fa ed in continua crescita».
François Ribeiro, capo di Eurosport Events, ha aggiunto: «La combinazione dei regolamenti tecnici TCR, la neutralità della FIA nel valutare le norme sportive e le procedure di lavoro, unite alla forza promozionale di Eurosport Events con cui collabora dal 2005, consentiranno nuovamente un format che non potrà che essere di grandissimo successo con gare combattute in una atmosfera amichevole». (Franco Liistro)