20/04/2024
Direttore: Franco Liistro

Rally

Al 48° Trofeo Maremma successo di Tosi – Costi (Skoda Fabia)

Follonica. Sono i reggiani, entrambi di Carpineti, Gianluca Tosi e Stefano Costi, i vincitori del 48° Trofeo Maremma, disputato oggi con nove prove speciali, secondo atto della Coppa Rally di...

Monza. Pole position, due vittorie, primato in classifica generale: questo in sintesi il fine settimana perfetto vissuto a Monza da Gianni Morbidelli con la Honda Civic del Team West Coast Racing assistita dalla Jas del sempre presente Maurizio Ambrogetti.

Ma chi pensa ad un dominio a scapito dello spettacolo si sbaglia di grosso. Sono state infatti due gare combattutissime, con tutti i piloti migliori che hanno dato vita ad uno spettacolo avvincente a riprova della validità di una formula in cui vige un grande equilibrio delle prestazioni.

 In Gara 1 Morbidelli non parte bene e al comando va lo spagnolo Pepe Oriola (Seat Leon del Team Craft-Bamboo Lukoil) seguito da Andrea Belicchi (Seat Leon del Team Target Competition). Si mette in mostra Stefano Comini (Team Target Competition), lo svizzero leader della classifica, che raggiunge con la sua Seat Leon, giro dopo giro, la seconda posizione.

Poi dalla settima tornata Morbidelli,   in un clima di grande competizione, prende il comando e alle sue spalle si scatenano numerosi avvincenti duelli che portano a sportellate e a contatti. In uno di questi finisce la gara di ben tre vetture Seat Leon, quelle dei russi Mikhail Grachev (Liqui Moly Team Engstler) e di Sergey Afanasyev (Team Craft-Bamboo Lukoil) che coinvolgono il danese Michel Nykjær (Target Competition).

Poco prima, grande lotta per il secondo posto fra Belicchi e Comini con lo svizzero che esce alla seconda di Lesmo urtando contro il cordolo provocando danni alla vettura. Si chiude con la vittoria di Morbidelli alla media di 169,687 Km/h, che precede Oriola (provvisoriamente leader della classifica) e Belicchi che rintuzza un furioso attacco dello spagnolo Jordi Gené (Seat Leon del Team Craft-Bamboo Lukoil).

 A livello di emozioni, Gara 2 non è da meno. Sorpassi, controsorpassi, tre o anche quattro vetture spesso affiancate sul rettilineo che si infilano nella prima chicane senza paura

. Ai combattivi Morbidelli, Comini, Gené, Belicchi si unisce un altro spagnolo, Fernando Monje con la Opel Astra OPC del Team Campos Racing.

E’ un susseguirsi di cambi di posizione e di colpi di scena dal primo all’ultimo giro, e proprio nella tornata finale Morbidelli passa Comini alla fine del rettilineo e prende il comando.

Lo svizzero vuole replicare ma, a causa di un contatto, si gira alla prima variante rischiando di toccare Gené. Morbidelli così chiude primo alla media di 168.946 Km/h, precedendo Gené, Monje e Comini.

 Molto soddisfatto Morbidelli al termine della giornata: “E’ stato un grande weekend: due gare incredibili e uno show fantastico per gli organizzatori del campionato penso tanto quanto lo è stato per noi e di questo ringrazio la mia Honda e il team WestCoast Racing. I risultati sono fantastici, tanti punti e il primo posto in campionato nonostante durante le gare si sia visto che non avevamo una superiorità schiacciante in rettilineo, specie rispetto alle Leon, come si sente sempre dire in giro. E’ stato il miglior weekend fino ad oggi ed alla fine tutta l’esperienza che ho alle spalle su questo autodromo mi ha sostenuto e ho trovato il modo di ritornare davanti a tutti.
La partenza di gara uno come immaginavo ha confermato un nostro attuale punto debole quando si tratta di scattare al semaforo. Stando in scia a tre SEAT la vita è stata dura perché la nostra Civic non andava più bene come in prova, quando ho girato sempre senza nessuno davanti. Ho spinto molto in frenata e ho capito presto che in prima variante passare le Leon era dura, per cui ho preso secondo e primo posto grazie ai due punti della pista dove qui andavo più forte sia in prova che in gara: la Ascari e la Parabolica. Una volta passato davanti avevo qualche timore per i freni ma sono riuscito a tenere duro fino in fondo. Gara due è stata ancora più difficile perché dopo un paio di giri il pedale del freno ha cominciato ad allungarsi e non avevo un gran bite in frenata, così era facile commettere degli errori, ma Monza è così specie se sei in battaglia devi usarli i freni e alla fine tutto è andato bene anche “.(F.L.)

ORDINE DI ARRIVO GARA 2 - 11 GIRI:

1 – Gianni Morbidelli (Honda Civic) – West Coast – 22’37”847
2 – Jordi Gené (Seat Léon) – Craft Bamboo – 2”717
3 – Fernando Monje (Opel Astra) – Campos – 3”931
4 – Stefano Comini (Seat Léon) – Target – 6”499
5 – Andrea Belicchi (Seat Léon) – Target – 6”541
6 – Igor Skuz (Honda Civic) – West Coast – 6”753
7 – Zsolt Szabo (Seat Léon) – Zengo – 10”129
8 – Loorenzo Veglia (Seat Léon) – Engstler – 13”442
9 – Mikhail Grachev (Seat Léon) – Engstler – 20”651
10 – Antonio D’Amico (Seat Léon) – BD – 23”188
11 – Tom Boardman (Ford Focus) – Proteam – 1 giro

Il campionato:

1. Morbidelli 146; 2. Comini 132; 3. P. Oriola 125; 4. Gené 120; 5. Belicchi 102; 6. Gleason 89; 7. Nykjaer 67; 8. Fanasiev e Veglia 39; 10. Grachev 34

ORDINE ARRIVO GARA 1 - 11 GIRI:

1 – Gianni Morbidelli (Honda Civic) – West Coast – 22’31”918
2 – Pepe Oriola (Seat Léon) – Craft Bamboo – 1”198
3 – Andrea Belicchi (Seat Léon) – Target – 3”504
4 – Jordi Gené (Seat Léon) – Craft Bamboo – 3”884
5 – Fernando Monje (Opel Astra) – Campos – 5”056
6 – Kevin Gleason (Honda Civic) – West Coast – 5”702
7 – Lorenzo Veglia (Seat Léon) – Engstler – 12”037
8 – Zsolt Szabo (Seat Léon) – Zengo – 20”160
9 – Antonio D’Amico (Seat Léon) – BD – 20”748
10 – Tom Boardman (Ford Focus) – Proteam – 1’08”621


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