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UMBERTO BONUCCI CALA IL POKER ALLA 37^ CESANA - SESTRIERE

 

Sestriere. Per la quarta volta Uberto Bonucci, su Osella PA9/90, scrive il suo nome nell’albo d’oro della Cesana-Sestriere-Trofeo Avv. Giovanni Agnelli, gara automobilistica di velocità in salita per autostoriche, valida per i campionati Europeo e Italiano della specialità, organizzata dall’Automobile Club Torino.

Bonucci, che con questo successo raggiunge lo score personale di 140 vittorie, si è aggiudicato entrambe le manches disputate, precedendo nell’ordine il milanese Walter Marelli e il pisano Piero Lottini, entrambi su Osella PA9/90.

Le Sport del costruttore torinese Enzo Osella – che ha anche corso con un proprio team in Formula 1 – continuano a vincere nelle corse per auto storiche, dominando la scena assoluta nelle gara del Campionato Italiano.

La gara si è disputata per la prima volta su due manches su un percorso ridotto di 6,400 km a causa di una frana che ha interessato il tracciato dopo l’abitato di Champlas du Col. Grazie al ripristino del manto stradale da parte dei tecnici della Città Metropolitana di Torino e dai comuni di Cesana e Sestriere, i concorrenti hanno potuto transitare sul percorso a velocità ridotta fino al Colle.

Nei vari raggruppamenti sono risultati vincitori Tiberio Nocentini (Chevron B19) nel 1°, Giuliano Peroni (Osella PA3) nel 2°, Andrea Fiume (Osella PA8) nel 3°, Uberto Bonucci (Osella PA9) nel 4° ed Emanuele Aralla (Dallara F3) tra le monoposto.

Migliore della classifica femminile la torinese Chiara Polledro, che ha ottenuto un ottimo 16° tempo assoluto al volante della sua monoposto di Formula Abarth, precedendo la ligure Gina Colotto, anche lei al volante di una monoposto dello Scorpione.

All’evento hanno assistito migliaia di spettatori lungo lo spettacolare tracciato, favoriti anche dalle ottime condizioni meteorologiche. Al via 120 piloti – alcuni dei quali stranieri – con vetture costruite tra il 1955 e il 1991, oltre a una trentina di vetture Lancia Delta Integrale che hanno preceduto la gara con una parata.

Tra i pezzi più pregiati una Fiat 1100 Stanguellini Ala d’Oro, una Lancia Appia Zagato, molte Alfa Romeo Giulietta e Giulia GT e GTA, Austin Mini Cooper, Jaguar E-Type, Lotus 23B, Porsche 935 TT, quest’ultima condotta dal torinese Vittorio Coggiola, che con questa stessa automobile ha corso negli anni Settanta, vincendo nel 1977 il Giro Automobilistico d’Italia in coppia con Piero Monticone. (Gi.Cus.)

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