MOTOGP: NEPPURE I SERPENTI FERMANO LE HONDA, DUCATI BENINO, ROSSI E VINALES NELLE RETROVIE
Buriram. Si erano già visti in pista cani e gatti ma i serpenti sono stati una novità. Ed ora neppure lo sono più visto che un serpente ha persino fatto interrompere i test dell’ultima giornata sul circuito thailandese. Neppure il tempo di espellere l’intruso e Dani Pedrosa ha messo la firma sul miglior tempo della giornata spodestando dal trono virtuale la Yamaha di Zarco.
Tre giorni di test, ognuno si è chiuso sempre con una Honda al comando: Crutchlow, Marquez e Pedrosa. La Honda in Malesia era parsa un po’ avvolta da tanti problemi invece in Thailandia Marquez & C. , una volta decise le varie configurazioni, hanno dato una dimostrazione di forza eccezionale tanto per ribadire che la Marca campione del mondo vuole essere ancora la padrona della MotoGP senza contare che oltre a Marquez e Pedrosa c’è un Crutchlow scalpitante e pronto a voler dire la sua. Chi può tentare di intaccare una evidente supremazia?
La Yamaha sembra non riuscire a uscire da tanti problemi soprattutto riguardanti l’elettronica. Vinales ha dato qualche segnale positivo ma poi anche lui chiude la tre giorni con un bilancio negativo. Peggio, e di molto. Sembrano andare le cose per Valentino Rossi che non riesce ad adattarsi alla nuova moto mentre molte componenti (centraline?) non danno i risultati sperati. I problemi saranno risolti ma certo la Yamaha vista in Thailandia è molto in ritardo rispetto alla concorrenza. Per Rossi e Vinales cìè ancora tanto lavoro all’orizzonte da fare e portare a termine.
Né carne né pesce è sempre la Suzuki che al momento può contare su un Rins in gran forma ed è lui che si è preso sulle spalle il gran lavoro di sviluppo e l’onere di rasserenare il lavoro dei tecnici. Oggi ha chiuso con un ottimo quinto posto e per la terza volta in tre giorni ha vinto il confronto in famiglia con Andrea Iannone che apaticamente continua a staccare tempi fuori dalla top ten. E di Iannone la Suzuki ha tremendamente bisogno in ottica campionato. E’ d’obbligo ogni tentativo di recuperarlo per rivedere il guerriero di pochi anni fa.
Difficile giudicare anche la tre giorni della Ducati. Tutti quanti nel team della rossa italiana si dicono molto soddisfatti per il lavoro fatto e per i riscontri ottenuti ne potrebbe essere diverso. Dovizioso pur senza acuti ha già preso in mano la nuova moto e ha parlato con elogi del nuovo telaio. Se sono rose…fioriranno. Il vero, ancora, problema si chiama Jorge Lorenzo che sembrava dopo la Malesia aver trovato il giusto feeling con il team e con la moto. Invece…..ancora una volta lo spagnolo sembra essersi perso per strada e soprattutto non apprezzare del tutto le novità della nuova moto. Non pensiamo che si sia distratto per le voci relative a un futuro ridimensionamento del suo, lauto, ingaggio. In compenso la Ducati può sorridere per le buone prestazioni della coppia di piloti che corre con i colori della Pramac. Petrucci è stato un poco altalenante mentre Miller ha sorpreso un po’ tutti ed è sempre stato tra i migliori. Che sia quella della Pramac la Ducati che si vedrà in gara? Rientrerebbe un po’ nelle strategie di Borgo Panigale testare le innovazioni sulle moto dei team satelliti prima di affidarle agli ufficiali.
Per l’Aprilia i tre giorni di test sul circuito tailandese sono stati una tappa fondamentale nel cammino di avvicinamento alla prima gara stagionale. La mole di lavoro al box è stata determinata dalle esigenze di un progetto che, seppure legato alla moto utilizzata nella scorsa stagione, presenta moltissime novità.
Nel computo dei tre giorni Aleix ha messo a referto 188 giri, il migliore dei quali oggi in 1'30.701. Ha percorso 185 giri Scott Redding, che ha fatto segnare il suo best nella sessione odierna in 1'31.311. La moto al momento è ancora ingiudicabile ma l’impegno a Noale non manca e sicuramente qualcosa di meglio si vedrà, dall’Aprilia ci si aspetta molto e per tutto vale il commento di Romano Albesiano, il racing manager:"E' stato un test fondamentale abbiamo imparato molto mettendo alla prova la RS-GP 2018 su una pista diversa rispetto a Sepang, con caratteristiche uniche nel panorama del calendario, raccogliendo dati che saranno utili nella definizione della configurazione con cui affronteremo l'inizio del campionato. Oggi abbiamo esplorato una nuova area in termini di posizione del baricentro della moto, che ha dato buone sensazioni sia ad Aleix che a Scott. Avevamo a disposizione una moto nuova e una 2017 per ciascun pilota, al fine di confrontare alcune caratteristiche, ma dal Qatar passeremo a due moto nuove visti i riscontri unanimi sul miglioramento complessivo rispetto allo scorso anno".
Tra dodici giorni altri test, ultima tre giorni, in Qatar poi il 18 di marzo sulla stessa pista si comincerà a fare sul serio…
Hanno detto:
Andrea Dovizioso : “Sono stati tre giorni molto utili, in cui siamo riusciti a fare parecchio lavoro e a provare bene le carene, il telaio e l’altro materiale nuovo che Ducati ha portato qui in Tailandia. Non è stato un compito facile perchè comunque faceva davvero caldo e questa pista è un pò particolare, però abbiamo raccolto tante informazioni utili e confermato che la GP18 è una moto molto competitiva. Per giudicare meglio le prestazioni dei nostri avversari dovremo anche vedere con che tipo di gomma hanno ottenuto i loro tempi, però secondo me qui a Buriram noi siamo messi bene, come in Malesia. Torno a casa molto contento e pronto a ripartire fra due settimane per il Qatar, dove vogliamo preparare bene la prima gara del campionato 2018.”
Jorge Lorenzo :“Purtroppo per me sono stati tre giorni molto complicati, perché non sono mai riuscito ad essere veramente competitivo. Non mi sentivo a mio agio sulla GP18 e ieri ci sono venuti anche dei dubbi per cui oggi abbiamo deciso di fare una prova comparantiva con la moto dello scorso anno. Come succede quasi sempre ci sono dei pro e dei contro in entrambe le versioni, ma al momento ci sembra che la GP18 abbia un maggior potenziale per cui ci concentreremo su questa moto nel prossimo test in Qatar.”
Aleix Espargarò:"Questa pista si è rivelata ostica ma abbiamo individuato con chiarezza quali sono le aree che dobbiamo migliorare, e ho la massima fiducia in Aprilia. Sono sicuro che da qui al Qatar potremo contare su una buona base di partenza per il nostro campionato. Quelle che ci mettono in difficoltà sono soprattutto le curve stop-and-go, dove perdiamo rispetto agli avversari. Oggi siamo riusciti a migliorare in questo frangente ma non abbastanza da permetterci di ridurre ulteriormente il gap. Ho dato tutto in questi test che sono stati forse i più impegnativi da quando sono arrivato in Aprilia, vogliamo continuare a migliorare e a crescere giro dopo giro".
Scott Redding:"Questi test sono stati buoni, nel complesso. Sono soddisfatto specialmente dei miglioramenti costanti, giorno dopo giorno, sia nella linea di sviluppo della RS-GP 2018 sia nel mio feeling in sella. Abbiamo svolto un fitto programma di prove, necessarie per andare poi a definire il pacchetto tecnico per la prima gara. Questa mattina abbiamo fatto un passo avanti per quanto riguarda la frenata. Anche se quando le temperature si alzano diventa un po' difficile avere il riferimento corretto, credo che la direzione sia promettente. Lavoriamo costantemente su più fronti, perché stiamo sviluppando la nuova moto mentre io sto adattando il mio stile alla RS-GP. Potevamo essere qualche decimo più veloci sul time attack ma, onestamente, credo che le priorità in questo momento siano altre"..(John Sturm)
I MIGLIORI TEMPI DI DOMENICA (3° GIORNO)
1.Dani Pedrosa (Honda) - Honda - 1'29"781 - 78 giri
2. Johann Zarco (Yamaha) - Tech 3 - 1'29"867 - 47
3. Cal Crutchlow (Honda) - LCR - 1'30"064 - 81
4. Marc Marquez (Honda) - Honda - 1'30"143 - 96
5. Alex Rins (Suzuki) - Suzuki - 1'30"178 - 66
6. Jack Miller (Ducati) - Pramac - 1'30"190 - 50
7. Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati - 1'30"192 - 58
8. Takaaki Nakagami (Honda) - LCR - 1'30"456 - 78
9. Tito Rabat (Ducati) - Avintia - 1'30"476 - 52
10. Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha - 1'30"511 - 70
11. Danilo Petrucci (Ducati) - Pramac - 1'30"573 - 43
12. Maverick Viñales (Yamaha) - Yamaha - 1'30"590 - 69
13. Franco Morbidelli (Honda) - Marc VDS - 1'30"648 - 71
14. Aleix Espargaro (Aprilia) - Gresini - 1'30"701 - 65
15. Andrea Iannone (Suzuki) - Suzuki - 1'30"718 - 78
16. Bradley Smith (KTM) - KTM - 1'30"921 - 71
17. Mika Kallio (KTM) - KTM - 1'31"169 - 84
18. Scott Redding (Aprilia) - Gresini - 1'31"311 - 63
19. Tom Luthi (Honda) - Marc VDS - 1'31"354 - 81
20. Alvaro Bautista (Ducati) - Nieto - 1'31"486 - 37
21. Hafizh Syahrin (Yamaha) - Tech 3 - 1'31"537 - 47
22. Jorge Lorenzo (Ducati) - Ducati - 1'31"627 - 68
23. Xavier Simeon (Ducati) - Avintia - 1'32"019 - 51
24. Karel Abraham (Ducati) - Nieto - 1'32"024 - 38