28/03/2024
Direttore: Franco Liistro

E’ IL SESTO TITOLO MONDIALE PER MARQUEZ, FINALE AMARO CON RITIRO PER DOVIZIOSO

 

 

Valencia.E’ finita come doveva finire: Marquez é il vincitore 2017 e nella sua bacheca ora  c’è il sesto alloro mondiale, il quarto in MotoGp…..a soli 24 anni!!  Un record, se lo spagnolo continuerà così, destinato ad essere frantumato anche perché la fortuna, ma è veramente solo fortuna?,  è anche dalla sua parte e lo si è visto al 24° giro quando il neo campione del mondo era praticamente per terra invece….. solo uno come lui poteva  avere la sensibilità di riuscire a ritirare sù la moto  e a salvare il mondiale.

Che abbia vinto Pedrosa,  ben nove volte sul podio  quest’anno  ma mai entrato nel vivo del campionato,  poco importa e forse neppure gli spettatori  se ne sono accorti dal momento che gli occhi di tutti erano puntati sul duo Marquez – Dovizioso che ha visto lo spagnolo  vincere ai punti. Dovizioso, e la Ducati,  esce battuto ma non vinto.

A Dovizioso bisogna rendere atto di avere tenuto aperto il campionato sino all’ultima gara  e i sei successi  sono un gran segnale del ritorno al vertice della Ducati: un Ducati non forse ancora  come nelle aspettative dell’a.d. Domenicali  che a inizio stagione aveva parlato apertamente di  “voglia di mondiale”, ma a buon punto per lottare alla pari con il gigante Honda  e già un bel  po’ meglio della Yamaha e della Suzuki che  nei test  dello scorso inverno erano date  con in favori del primato.

Onore quindi a Dovizioso che si è scoperto prima guida  mentre Lorenzo, ingaggiato a colpi di milioni,  ha latitato per gran parte del campionato: forse farà meglio il prossimo anno  dal momento che la moto non sarà più un’illustre sconosciuta e anche perché c’è in vista magari il rinnovo del contratto.

Quanto fosse convinto Dovizioso di riuscire nell’impresa di battere Marquez  a Valencia non si sa  ma almeno ci ha provato  tentando una rimonta al limite dell’impossibile.  Una volta raggiunto Lorenzo dal box è partito più volte  l’ordine al maiorchino di farsi  da parte. Lorenzo non lo ha fatto ma nel dopo gara nessuna polemica, Lorenzo ha disubbidito, questo è evidente, ma è stato egualmente evidente che Dovizioso non aveva in canna il colpo  per raggiungere e passare Marquez e poi…sperare.

In realtà Marquez ha controllato per tutta la gara le mosse del rivale poi  a deciso di voler vincere anche a Valencia  e non ci ha messo molto a ridimensionare le speranze di Pedrosa e del debuttante Zarco che, al tirare delle somme del campionato,  ha fatto meglio degli ufficiali di Marca ovvero Vinales e Rossi. Una volta in testa Marquez ha voluto esagerare  e si è salvato solo con un gioco di prestigio che può essere solo nel dna di un campione ma ha pagato il suo ardire  lasciando spazio  a chi aveva appena ridimensionato.

Pochi onori invece, sempre al tirare delle somme, per la Yamaha e per la Suzuki anche se Rins e Iannone proprio nel finale di stagione hanno dato segni di vita.

La Yamaha rimane un mistero: l’ultima evoluzione è un vero disastro. Vinales e Rossi non sanno più a che santo appellarsi: sull’umido è già un miracolo rimanere in sella, sull’aciutto manca trazione e velocità con le gomme che vanno subito in crisi. Eppure a febbraio a Losail  Vinales sembrava non avere avversari. In più è venuto a mancare il contributo tecnico di Valentino Rossi. Entrambi poi sono stati più volte ridicolarizzati dalla Yamaha di Zarco. La Suzuki ha dovuto fare i conti con un Iannone  distratto da altre vicende extra sportive. Il pilota italiano dopo il licenziamento della Ducati era dato in cerca di una clamorosa rivincita……invece “assente” mentre Rins non sembra ancora in grado di essere protagonista nella motogp.

Il campionato è finito ma per i piloti iniziano le giornate di studio in officina e le giornate dei test per lo sviluppo  della moto i versione 2018. Come dire che il prossimo campionato è  dietro l’angolo.

Hanno detto:

Marc Marquez:"Ho cercato di avere calma e controllare la situazione, poi ho deciso che era il momento di rischiare e attaccare e mi sono distratto un attimo e ho avuto un attimo di paura. Ho perso il punto della staccata contro Zarco alla curva 1 per un po' di paura, perché temevo che la sua moto mi arrivasse troppo vicina. Questo gomito mi ha salvato il mondiale: mentre strisciavo non avrei mai lasciato la moto perché sapevo che potevo riprenderla. Non c'è un allenamento speciale per questo, ma dopo 27 cadute qualcosa impari. Mi sento in dovere di congratularmi con Dovizioso e la Ducati che sono stati dei grandissimi avversari e molto competitivi fino alla fine. Mi sarebbe piaciuto che anche Dovizioso avesse finito la gara: ho imparato tanto da lui, soprattutto mentalmente, mi ha insegnato che si può correre a vincere anche in altro modo. Rispetto agli altri rivali che ho battuto nei duelli iridati di lui apprezzo questa forza mentale: magari non iniziava bene il weekend ma alla fine emergeva sempre. Di Lorenzo, invece apprezzavo la velocità e di Rossi l'esperienza"

Andrea Dovizioso:“Ci ho provato e credo che dobbiamo comunque essere contenti di questo weekend. Non eravamo veloci quanto Marquez però abbiamo lottato fino alla fine. Ho spinto al massimo fin dal primo giro, non ho sbagliato niente e mi sono messo nella posizione giusta ma purtroppo non avevo molte carte da giocare. All’inizio pensavo di poter passare Jorge però c’erano dei punti dove perdevo e dei punti dove guadagnavo: alla fine stare dietro di lui mi ha aiutato a guidare più pulito, e quindi è stato positivo averlo davanti a me. Eravamo tutti al limite, anche Marc che è riuscito a salvarsi ancora una volta dalla caduta, e gli voglio fare i miei complimenti perché anche quest’anno è riuscito a fare la differenza. Sono comunque molto contento di questa stagione e voglio ringraziare i ragazzi della squadra, la Ducati e tutti quelli che ci hanno supportato perché abbiamo fatto un campionato davvero esagerato, pieno di grandi soddisfazioni.”

 Jorge Lorenzo:“Nessuno vorrebbe finire la stagione con una caduta però, a parte il mio ritiro, credo che dobbiamo essere contenti di come abbiamo finito il campionato, perché sia in Malesia che qui a Valencia abbiamo lottato per il podio e questo è il modo in cui dobbiamo iniziare il prossimo anno. Ho forzato per tutta la gara per provare a raggiungere il gruppo di testa e verso la fine della gara ho dovuto prendere molti rischi: mi si chiudeva l’anteriore, soprattutto nelle curve a destra, e alla fine ho perso il controllo senza poter evitare la caduta. A metà gara, quando Andrea mi seguiva da vicino, ho analizzato la situazione ed ho pensato che era meglio provare a tirarlo per raggiungere il gruppo di testa. Se fossimo riusciti a raggiungere Zarco e Pedrosa lo avrei sicuramente lasciato passare. Voglio comunque fargli i miei complimenti perché quest’anno ha disputato una stagione davvero fantastica.”

 Michele Pirro:“All’inizio è stata una gara divertente per me perché stavo lottando con i migliori. In seguito la gomma anteriore morbida mi ha limitato un po’ e quando ho visto che Dovi e Jorge erano caduti ho cercato di portare a casa il miglior risultato possibile per la Ducati. Mi dispiace, però quest’anno abbiamo dimostrato di poterci giocare il mondiale e quindi partiamo ancora più forti per l’anno prossimo. Voglio ringraziare la Ducati, Andrea e Jorge perché insieme abbiamo fatto una stagione incredibile.”

 Claudio Domenicali (Amministratore Delegato Ducati):“Oggi abbiamo vissuto emozioni fortissime, l’epilogo pieno di colpi di scena di una stagione straordinaria per Ducati e Andrea Dovizioso. Marc Marquez si laurea meritatamente campione del mondo 2017 e a lui vanno i nostri complimenti. Ma anche in quest’ultima gara Andrea ha dimostrato di avere passo, velocità e grinta in una pista che nel passato lo aveva visto spesso in difficoltà. Poi due errori in pochi secondi, e sia Jorge che Dovi hanno chiuso la stagione con un ritiro, ma rimane la grande soddisfazione per quanto la squadra ha fatto quest’anno.”

 Luigi Dall’Igna (Direttore Generale Ducati Corse):“E’ stato un campionato veramente combattuto, e alla fine hanno vinto con merito Marquez e Honda, per cui dopo la gara sono andato a far loro i miei complimenti. Noi ce l’abbiamo messa davvero tutta, ci siamo andati veramente vicino, e per me abbiamo fatto una stagione molto bella e concreta, sia per i risultati che tecnicamente. Resta un po’ di amaro in bocca per l’occasione persa, ma dobbiamo essere soddisfatti per la crescita che abbiamo portato a casa quest’anno. Un grazie di cuore a tutte le persone che hanno reso possibile questo bellissimo mondiale.”

Aleix Espargarò :"In tutto il weekend ho faticato con il feeling all'anteriore e nelle prime fasi di gara, a serbatoio pieno, la difficoltà era ancora più evidente. Ho cercato di rimanere calmo all'inizio, evidentemente non abbastanza. Ho commesso un errore che mi dispiace particolarmente, perchè meritavamo di concludere la stagione in maniera migliore. Ora voglio pensare già al 2018, dove dovremo continuare a migliorare la RS-GP e il nostro approccio alle gare. Al di la dei risultati, che non rispecchiano pienamente il nostro lavoro, in questa stagione mi sono divertito a guidare e mi trovo molto bene all'interno del team. Ho grande fiducia negli ingegneri Aprilia e so che mi metteranno a disposizione un ottimo pacchetto tecnico".

Sam Lowes: "Il mio passo a metà gara era molto buono, peccato aver perso il contatto con il gruppo a causa di qualche inconveniente in scalata. Un paio di lunghi mi hanno fatto deconcentrare, fino alla sfortunata caduta. Voglio ringraziare il team e augurare loro il meglio per la prossima stagione, mi aspetta una nuova avventura in Moto2 alla quale mi voglio presentare nel migliore dei modi".(Jorge Caceres))

ORDINE DI ARRIVO DOPO 30 GIRI:

1.Dani Pedrosa - Honda (Honda) - 46'08"125
2. Johann Zarco - Tech 3 (Yamaha) - 0"337
3. Marc Marquez - Honda (Honda) - 10"861
4. Alex Rins - Suzuki (Suzuki) - 13"567
5. Valentino Rossi - Yamaha (Yamaha) - 13"817
6. Andrea Iannone - Suzuki (Suzuki) - 14"516
7. Jack Miller - Marc VDS (Honda) - 17"087
8. Cal Crutchlow - LCR (Honda) - 17"230
9. Michele Pirro - Ducati (Ducati) - 25"942
10. Tito Rabat - Marc VDS (Honda) - 27"020
11. Bradley Smith - KTM (KTM) - 30"835
12. Maverick Viñales - Yamaha (Yamaha) - 35"012
13. Danilo Petrucci - Pramac (Ducati) - 38"076
14. Karel Abraham - Aspar (Ducati) - 41"988
15. Hector Barbera - Avintia (Ducati) - 47"703
16. Loris Baz - Avintia (Ducati) - 47"709
17. Michael van der Mark - Tech 3 (Yamaha) - 52"134

Classifica finale  campionato
1.Marquez 298 punti; 2.Dovizioso 261; 3.Vinales 230; 4.Pedrosa 210; 5.Rossi 208; 6.Zarco 174; 7.Lorenzo 137; 8.Petrucci 124; 9.Crutchlow 112; 10.Folger 84