16/04/2024
Direttore: Franco Liistro

TRIONFO DI JEAN-ERIC VERGNE: IL FRANCESE E’ IL NUOVO LEADER DELLA FORMULA E

Santiago del Cile.Dopo le tappe ad Hong Kong e a Marrakesh e ad attendere il circus della Formula E è Santiago del Cile , una delle new entry nel calendario della quarta stagione del campionato per monoposto elettriche.  Il terzo E-Grand Prix stagionale si è disputato  sulle strade di un  circuito cittadino nel centro della capitale cilena con  una lunghezza di 2.462 metri, 12 curve, da percorrere per 37 giri ed è stato anche la prima  gara senza più il limite di 45” da rispettare nelle operazioni di cambio macchina a metà gara.

 Un limite  contestato dai piloti   che era stato fissato per ragioni di sicurezza: troppo alto il rischio  che i piloti, per guadagnare tempo, ripartano dai box  con le cinture non correttamente allacciate. La FIA, che dovrebbe essere il garante della sicurezza e che della stessa ha fatto un punto di principio persino con una campagna pubblicitaria,  ha benedetto la modifica regolamentare e allora….così sia !!

Dopo tre gare  (2 a Hong Kong  e 1 a Marrakesh) la classifica  vedeva  al comando  lo svedese Felix Rosenqvist del team Mahindra che recentemente ha festeggiato la partnership tecnica con Pininfarina  il cui maggiore azionista è proprio il Gruppo indiano. Ma il primo posto ora è passato nelle mani del pilota francese  Jean –Eric Vergne che ha vinto con autorità la gara   accompagnato sul podio dal compagno di squadra, Andrè Lotterer, pilota ben conosciuto  alle cronache sportive per le sue  performances  con l’Audi  alla 24 Ore di Le Mans  e dallo svizzero Sebastien Buemi.

 Giornata di gloria anche per la Renault: sul podio tre monoposto  tutte con pacchetto motoristico della Casa della Losanga. Di contro non ha da ridere l’Audi che nel  giro di dieci tornate ha perduto tutte e due le monoposto, prima Daniel Abt e poi al 21° giro Luca Di Grassi. Una vera débacle per il team tedesco.

Non meglio è andata  alla sparuta pattuglia italiana. Mortara  del team monegasco Venturi  ha chiuso in tredicesima, e penultima, posizione  ma può solo recitare il mea culpa per gli errori, piccoli e grandi, commessi;  davanti a lui ha chiuso Luca Filippi ma senza demeriti. Il pilota italiano, partito dalla pit lane,   è stato in continua guerra, sin dalle prove, con una monoposto  che forse è la peggiore del gruppo ed è ancora ben lontana da una competitività accettabile.

 Un vero peccato: sia Filippi che Mortara hanno, in un certo senso, il ruolo di ambasciatori della Formula E per la gara di metà aprile a Roma e di scaldare il cuore dei tifosi italiani alla ricerca di idoli.…..impresa sino ad ora sembra impossibile.

Se il circuito è ben studiato con rettilinei  di lunghezza accettabile e con curve non sempre a gomito, non si può certo dire  che le gare di  Formula E siano noiose. Quella di Santiago è stata una delle gare più belle e combattute  sin dall’inizio e con un ordine di arrivo   incerto sino alla bandiera a scacchi.

Al via subito fuori Lopez, Engel e Heidfeld, chi a mura e chi per rottura della sospensione, con intervento della safety car. Alla ripartenza  ancora Vergne prende il comando, alle sue spalle lotta feroce tra Piquet e Lotterer. Tallonati da Buemi e Bird.

A 11 giri Lotterer passa Piquet,  poi Buemi tallonato  da uno scatenato  Rosenqvist autore di una gara  con rimonta spettacolare quanto efficace.  Ma Vergne sembra oramai, avere la gara in mano  ma Lotterer insegue e lo raggiunge  dando luogo a un testa a testa fratricida  mentre Buemi  cerca di agganciarli.

A sette giri  Vergne, Lotterer, Piquet e Buemi   sono i quattro in testa  ma Piquet sbaglia clamorosamente a un tornante  e Buemi ne  approfitta come pure   Rosenqvist  e Bird..  A quattro giri Lotterer si aggancia persino alla vettura di Vergne che per radio manda messaggi…..non di pace..  Alle loro spalle altra grande guerra tra Buemi, Rosenqvist, Bird e Piquet. La gara diventa entusiasmante e spettacolare grazie a sorpassi e contatti sfiorati, solo l’eccessivo consumo di potenza a tre giri  dalla fine potrebbe indurre i piloti ad alzare il piede.

Rosenqvist prova in tutti i modi a passare Buemi  ma anche Bird incombe. Ultimo giro: Vergne tiene mentre Lotterer capisce che non può esagerare ancora, Buemi resiste e Rosenqvist deve accontentarsi del quarto posto perdendo la leadership in campionato.  E’ stato un finale  al cardiopalma grazie a dei piloti che non hanno mollato sino all’ultimo . Complimenti !!

Vergne è il nuovo leader della classifica iridata con 71 punti, seguito da Rosenqvist a 66 e Bird con 60, Buemi è più staccato con soli  37 punti poi Piquet con 33.  Incredibilmente Di Grassi è ancora a quota zero !!. Nella classifica dei team Techeetah passa al comando con 89 punti davanti a Mahindra 87 e DS Virgin con 69.

Il prossimo appuntamento è per il 3 marzo a Città del Messico  sul circuito Hermanos Rodriguez. Lo spettacolo continua oramai la Formula E  sta conquistando la sua dimensione. Non per nulla per lo storico appuntamento  in Cile, era dal 1958 che  nella capitale sudamericana non si disputava una corsa automobilistica, si è scomodato persino Jean Todt e la Marsigliese forse è suonata, oltre che per Vergne, anche in suo onore. (Angel Ramos)

ORDINE DI ARRIVO DOPO 37 GIRI:

1.Jean-Eric Vergne (Renault) - Techeetah
2. André Lotterer (Renault) - Teechetah – 1’’154
3. Sebastien Buemi (Renault) - Renault e.dams – 1’’959
4. Felix Rosenqvist (Mahindra) – Mahindra – 2’’793
5. Sam Bird (DS Virgin) - DS Virgin – 4’’490
6. Nelson Piquet (Jaguar) - Jaguar – 6’’364
7. Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar – 7’’009
8.
Jerome D'Ambrosio (Penske) - Dragon – 13’’308
9. Antonio Felix da Costa (Andretti) - Andretti – 14’’811
10. Nicolas Prost (Renault) - Renault e.dams – 21’’092
11. Tom Blomqvist (Andretti) - Andretti – 32’’924
12. Luca Filippi (NextEV) - NIO – 44’’127
13. Edoardo Mortara (Venturi) - Venturi – 49’’398
14. Oliver Turvey (NextEV)- NIO – 1’12’’282

Classifica campionato piloti:
1.Vergne 71 punti; 2.Rosenqvist 66; 3.Bird 61; 4.Buemi 37; 5.Piquet Jr 33; 6.Mortara 24; 7.Evans 21; 8.Heidfeld 21; 9.Lotterer 18; 10.Abt 12.