19/04/2024
Direttore: Franco Liistro

LA HAAS BRUCIA TUTTI SUL TEMPO…..ECCO LA MONOPOSTO 2018

Kannapolis.  La tre giorni di test si avvicina…. E la Haas ha bruciato tutti sul tempo  diffondendo la prima immagine della monoposto 2018 che non è altro  che una evoluzione di quella dello scorso anno.

Apparentemente  è solo scomparsa la pinna sul cofano anteriore e c’è il marchingegno del sistema Halo che serve a riparare dagli urti la testa del pilota. Quanto basta per rendere la monoposto più aggressiva tanto che il primo soprannome è  “squalo”.

Per la Haas è il terzo anno in F.1  e dopo due anni trascorsi a imparare ora Geene Haas, il patron, vuole assolutamente qualcosa di più Dopo due anni di apprendistato è l'ora di spiccare il volo.

L'ottavo posto nel Mondiale costruttori sia nel 2016 che nel 2017, davanti a squadre storiche come la Renault e la McLaren, inducono a sperare in un risultato migliore ma Haas si rende conto che è meglio non farsi trascinare da facili entusiasmi   dal momento che anche  gli avversari avranno fatto  presumibilmente dei passi avanti.

 "Nel 2017 siamo andati a punti  con emtrambi i piloti a Montercarlo e Suzuka,  è stato un buon risultato e spero che quest'anno faremo ancora meglio. Credo avremmo potuto fare meglio, ma tutto ci è servito per capire dove focalizzare meglio il lavoro di quest'anno. I pneumatici sono stati l'area più critica perché funzionano al meglio entro un determinato range di temperatura, dobbiamo quindi avere il meglio da telaio e aerodinamica. Senza questo corretto lavoro diventa davvero difficile per i piloti estrarre il potenziale. Non è un segreto che usiamo molti pezzi Ferrari, li stiamo utilizzando come base. Per essere competitivi, quindi, dovremmo essere a mezzo secondo dalle Ferrari. E l'anno scorso non c'eravamo. Anzi eravamo un secondo, un secondo e mezzo più lenti. Per questo, dobbiamo abbattere i tempi di un secondo. Credo   che entrambi  i nostri piloti siano stati migliori della macchina che abbiamo dato loro l'anno scorso. Hanno stili differenti, Romain è più aggressivo, Kevin più pulito, ma entrambi vogliono fare punti e quando hanno l'opportunità ci riescono, è buono avere piloti con questa mentalità. Non mollano un centimetro».(J.S.)