16/04/2024
Direttore: Franco Liistro

POKER MERCEDES SULLE DUNE DI ZANDVOORT

 

 

 

Zandvoort. Quando si dice che la gara ha confermato i tempi delle prove: quattro Mercedes ai primi quattro posti, capitanate da un Gary Paffett in ottima forma e desideroso di far dimenticare l’ultima corsa al Norisring dove invece aveva sbagliato tutto: con la vittoria in Gara 1 Gary compie un balzo forse decisivo nella classifica di quello che potrebbe essere il (suo) ultimo anno nel DTM.

Dietro di lui lo scozzese Paul Di Resta, Lucas Auer e Pascal Wehrlein che allo Start! ha tentato di insidiare il Poleman ma che ha pagato oltre cinque secondi al Pit stop a causa della ruota anteriore destra che non ne voleva sapere di uscire.

Il quinto posto è andato all’idolo locale Robin Frijns, “Rookie” e primo delle Audi sempre in crisi “da regolamento”, che consegue così il suo migliore piazzamento ed ha deliziato i suoi fans con un bel sorpasso su Timo Glock.

Ma il quinto posto aspiravano altri due pretendenti, anche loro piloti della Casa degli Anelli: Nico Müller (autore di un sorpasso, uno dei pochi, da manuale su Lucas Auer), uscito di pista alla Gerlachbocht a causa di una foratura e anche di Renè Rast, se non fosse intervenuta la safety car per rimuovere (in ben quindici minuti....) la RS5 dello svizzero.

Il Campione in carica era rimasto l’unico a non essersi ancora fermato al momento dell’incidente del suo Team mate e l’aver ricompattato il gruppo nel finale ad opera della SC lo ha fatto precipitare al 17° posto..... peccato perché in gara le Audi hanno mostrato un ottimo passo.

Le BMW, discrete in prova, hanno deluso in corsa con Timo Glock che artiglia un sesto posto di consolazione precedendo un trenino di vetture gemelle composto da Wittmann, Farfus, Eriksson, mentre un coriaceo Jamie Green chiude i Top 10.

Edoardo Mortara ha terminato soltanto tredicesimo in quanto scattato la dall’ultima piazzola a causa di un problema alla pompa freni in qualifica: peccato perché l’italiano di Ginevra ora è staccato di ben trenta punti dal leader Paffett.

Zandvoort è una pista “anomala”, “old style”, nel piatto panorama del “politically correct” imposto dalla FIA: è un circuito “vero” per piloti “veri”, con curve difficili come la Masterbocht, ma con poche possiedi sorpasso, dove i trenini di vetture sono la regola.

Sono però “old style” anche gli accessi, i servizi e la sicurezza: è ora che gli organizzatori si sveglino se vogliono mantenere corse di alto livello sulle dune della nota località balneare, scene come quella del recupero della vettura di Müller ci hanno ricordato il tragico rogo di Roger Williamson nel 1973 e dobbiamo sottolineare come ad oggi siano stati compiuti solo progressi marginali.

Gara 2 è programmata per domenica 15 luglio alle 13.30, con la consueta formula di 55 minuti più un giro: le sorprese non dovrebbero mancare!(Guido M. Pedone)

ORDINE DI ARRIVO GARA 1 – 34 GIRI:

1 - Gary Paffett (Mercedes) - HWA - in 57'29"724

2 - Paul Di Resta (Mercedes) - HWA - 1"422

3 - Lucas Auer (Mercedes) - HWA - 1"865

4 - Pascal Wehrlein (Mercedes) - HWA - 2"290

5 - Robin Frijns (Audi) - Abt - 2"697

6 - Timo Glock (BMW) - RMR - 4"122

7 - Marco Wittmann (BMW) - RMG - 6"863

8 - Augusto Farfus (BMW) - RMG - 7"201

9 - Joel Eriksson (BMW) - RBM - 7"867

10 - Jamie Green (Audi) - Rosberg - 8"548

11 - Loic Duval (Audi) - Phoenix - 8"885

12 - Bruno Spengler (BMW) - RBM - 10"099

13 - Edoardo Mortara (Mercedes) - HWA - 10"458

14 - Philipp Eng (BMW) - RMR - 10"787

15 - Mike Rockenfeller (Audi) - Phoenix - 11"444

16 - Daniel Juncadella (Mercedes) - HWA - 11"918

17 - René Rast (Audi) - Rosberg - 39"538

Giro più veloce: il 4° di Gary Paffett in 1’32”317

Il campionato dopo 9 di 20 gare

1.Paffett 127 punti; 2.Di Resta 106; 3.Glock 100; 4.Wittmann 98; 5.Mortara 93; 6.Auer 87; 7.Wehrlein 57; 8.Eng 53; 9.Spengler 43; 10.Rockenfeller 34.