19/04/2024
Direttore: Franco Liistro

“IL CANTO DELLA FABBRICA” :SALVATORE ACCARDO DIRIGE L’ORCHESTRA NELLO STABILIMENTO PIRELLI

 

Settimo Torinese. Dai suoni e dai ritmi produttivi della fabbrica, quelli del Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese, è nato “Il canto della Fabbrica”, composizione commissionata dalla Fondazione Pirelli al compositore e violista Francesco Fiore e appositamente pensata per il violino del maestro Salvatore Accardo. Sarà proprio l’Orchestra da Camera Italiana del maestro Accardo, guidata dal primo violino Laura Gorna, a eseguirne le prime assolute nell’ambito del Festival MITO SettembreMusica, con i due concerti dal titolo ‘La Fabbrica tra i Ciliegi’ proprio per richiamare quei ciliegi che fiancheggiano lo stabilimento Pirelli di Settimo che ha ispirato il compositore e che ospiterà una delle due serate in programma.

 Due, infatti, gli appuntamenti con ‘La Fabbrica tra i Ciliegi’ previsti nella programmazione del Festival, quest’anno dedicato al tema della Natura: il primo, a Milano, si terrà al Piccolo Teatro Studio Melato il 7 settembre. Il secondo, l’8 settembre, vedrà invece il ritorno della musica nel Polo Industriale di Settimo Torinese dopo il successo già registrato con i concerti del 2010, del 2011 e del 2014.

La vita complessa e strutturata di un grande stabilimento produttivo, il pensiero e il lavoro dell’uomo, e la voce profonda delle macchine – dai mescolatori ai moderni Next Mirs (il sistema Pirelli di produzione automatizzata degli pneumatici) – costituiscono i motivi ispiratori del nuovo brano musicale, la cui esecuzione avverrà nel cuore dello stabilimento produttivo: il reparto confezione degli pneumatici.

 Macchine confezionatrici e pneumatici fungeranno anche da suggestive quinte sceniche di un concerto caratterizzato dalla contemporaneità della musica e originalità della sala, all’interno della fabbrica tecnologicamente più avanzata di Pirelli, “la fabbrica bella”, hi-tech, sicura, luminosa, ambientalmente e socialmente sostenibile.

Sia nell’occasione milanese sia in quella di Settimo Torinese, il programma delle due serate proseguirà con le pagine musicali del Concerto in re minore per due violini, archi e basso continuo BWV 1043 di Johann Sebastian Bach e della Serenata per archi in do maggiore op. 48 di  Ĉajkovskij.

Con l’edizione 2017 si consolida il sodalizio ormai decennale avviato nel 2007 tra Pirelli e il Festival MITO SettembreMusica. “Il Canto della Fabbrica” si inserisce infatti nel sostegno dato da Pirelli agli appuntamenti dell’edizione milanese e torinese del Festival e dimostra il legame che l’azienda da sempre stringe con i territori che ospitano le proprie realtà industriali.

La commistione di quest’opera musicale e il concerto in fabbrica mirano a riproporre l’industria come protagonista dell’economia: lo stabilimento Pirelli di Settimo testimonia, infatti, il cambiamento e la crescita della fabbrica, con le tecnologie più sofisticate basate su innovazione e automazione industriale.

Con “Il canto della fabbrica” Francesco Fiore cerca di dar voce al nuovo volto della fabbrica contemporanea, fatta di uomini e macchine digitali. E l’ascolto musicale può aiutare a comprendere il senso profondo delle mutazioni in corso. Impresa è cultura, nel segno della contemporaneità. (F.L.)

IL CANTO DELLA  FABBRICA

“L’uomo (qui in fabbrica) non perde le sue attitudini, non rinuncia al suo genio. Nell’oggetto, nel prodotto, nella merce c’è riconoscibile la misura della sua capacità. La macchina docile lo aiuta”. Sono parole di Leonardo Sinisgalli, ingegnere e poeta, lucano d’origine e milanese per scelta di lavoro e di vita, “firma” della Rivista Pirelli e poi di “Civiltà delle macchine”. Erano state scritte nel 1949. E adesso fanno da didascalia d’una “calandretta”, un’apparecchiatura per pneumatici degli inizi del Novecento, installata nell’atrio dell’Head Quarters Pirelli a Milano: testimone del lavoro e della tecnica, che segna il tempo e diventa metafora della migliore condizione industriale. Le persone. E il loro “fare, e fare bene”. Appunto, “la macchina, docile, aiuta”.

Cambiano, le fabbriche. E le macchine. Diventano digitali. Computer. Robot. Relazioni web. Big data. Resta, la manifattura di qualità. Ma con un’anima hi tech. Cambiano naturalmente anche il lavoro e le competenze delle persone. “La fabbrica bella”, sicura, luminosa, ambientalmente e socialmente sostenibile ha un nuovo volto e una nuova cultura. Può anche avere una sua musica?

Nel cuore del Novecento, la fabbrica dell’acciaio e delle catene di montaggio ha costruito un suono che ne interpretava l’anima dura, faticosa, stridente, con i “colpi di sirena” di Shostakovich, per esempio. Oggi, che suono ha l’industria contemporanea? Nasce proprio così “Il canto della fabbrica”, da un incontro tra un compositore, Francesco Fiore e un gruppo musicale d’eccellenza, l’Orchestra da Camera Italiana diretta da Salvatore Accardo e le persone e le macchine del Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese.

Osservazione, ascolto, scoperta. E dialogo. Tra le macchine (i mescolatori, le calandre, i robot “Next Mirs”) e i violini, i violoncelli e le viole. Tra i tecnici dell’industria. E i musicisti. Ritmi da cui farsi ispirare e da rielaborare. E silenzi, come intervalli della produzione e “spazio interiore di risonanza della musica” (la lezione innovativa d’un grande musicista italiano, Salvatore Sciarrino). La produzione si fa suono. La musica dell’Orchestra ne è originale interpretazione e racconto. C’è un’abitudine che continua a maturare, d’altronde. Testimoniata da un concerto di John Cage, nel ’54, stagione tra le più innovative e creative del musicista. Dove? Al Centro Culturale Pirelli di Milano. Lavoro. Fabbrica. Musica. I segni del tempo.

Ancora una volta, come nella migliore tradizione italiana, le conoscenze scientifiche e la “téchne” (il saper fare delle buone fabbriche) si incontrano con le conoscenze umanistiche. Esprimono cultura politecnica. Che nel tempo, anche qui, negli stabilimenti Pirelli, prende forma di letteratura, teatro, cinema, fotografia, arte visiva. E musica. La creatività trae forza dal rigore meccanico. La matematica , espressa in forma digitale, guida la produzione. Ma sa pure dare vita a note, accordi, armonie. Bach ne è stato maestro. La sua metamorfosi, nell’incontro con il mutamento dei tempi, risuona anche in questo “Canto”.

Si rinnova così la collaborazione tra Pirelli e MiTo Settembre Musica. Concerti nei luoghi del lavoro, in fabbrica, al Polo Industriale di Settimo Torinese nel 2010, 2011 e 2014 e poi nel 2016 nell’Auditorium Pirelli in Bicocca, a Milano, hanno sottolineato l’impegno di ridare, alla musica, il ruolo di protagonista della grande cultura popolare, con la consapevolezza che le persone non hanno mai smesso di amare la musica classica e semmai chiedono, soprattutto tra le nuove generazioni, relazioni più intense, originali, cariche di intelligenza ed emozioni, aperte a una idea di modernità che sa vivere tra tradizione e innovazione.

Con il “Canto della fabbrica” si fa un passo in più. Il lavoro e l’industria producono musica. E la sua rappresentazione sceglie proprio i luoghi del lavoro per esprimersi al meglio. Inedite armonie.(Antonio Calabrò)