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JACKY ICKX, FORGHIERI E LA FERRARI 312 B STELLE DEL MOTORLEGENDFESTIVAL

 

Imola. Jacky Ickx e Mauro Forghieri saranno due tra le stelle più splendenti della prima edizione del MotorLegendFestival 2018, in programma dal 20 al 22 aprile all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Il grande campione belga e il geniale progettista italiano si incontreranno a distanza di 45 anni dal loro rapporto di collaborazione, iniziato nel 1968 e conclusosi nel 1973, dopo una lunga stagione di successi in Formula1 e nel mondiale Sport.

Per il sei volte vincitore della 24 ore di Le Mans la partecipazione a MotorLegend Festival 2018 sarà anche l’occasione per rivedere la Ferrari 312 B di Formula 1 con la quale sfiorò il titolo mondiale del 1970, vincendo il Gran Premio d’Austria e quello del Canada e giungendo al secondo posto nella classifica.

La monoposto, recentemente restaurata e perfettamente funzionante, sarà portata a Imola da Paolo Barilla, altro vincitore della 24 Ore di Le Mans, il cui nome andrà ad aggiungersi a quello dei tanti altri piloti importanti che animeranno il weekend.

Domenica 22 aprile a MotorLegndFestival Jacky Ickx, che proprio cinquant’anni fa conquistò la prima affermazione in Formula 1, vincendo il Gran Premio di Francia del 1968 al volante della Ferrari 312 F1-68, sarà anche protagonista di un dibattito con Mauro Forghieri nel quale i due ricorderanno l’epopea della 312 B, vettura capostipite di una generazione che impose il propulsore dodici cilindri boxer Ferrari ai vertici mondiali dal 1970 fino al 1980.

JACKY ICKX

Belga, enfant prodige della propria generazione, è stato il primo campione europeo di Formula 2, vincendo il titolo del 1967 al volante della Matra. Il suo approdo alla Ferrari risale al 1968: il giovanissimo Jacky trionfa al Gran Premio di Francia con la 312 F1-68 e giunge quarto nel mondiale. L’anno successivo passa alla Brabham: si laurea vice campione vincendo in Germania e Canada. Tornato a Maranello nel 1970 si conferma portando la neonata 312 B alla vittoria in Austria e in Canada e finendo ancora una volta al secondo posto nel mondiale. Nel 1971 vince il Gran Premio d’Olanda e nel 1972 trionfa ancora una volta al GP di Germania al Nurburgring, circuito di cui è stato uno dei massimi interpreti.

Termina la propria esperienza in Ferrari a metà stagione 1973 non prima di avere contribuito all’affermazione del Cavallino nel mondiale sport con la 312 P nel 1972. Ickx ha vinto per ben sei volte la 24 Ore di Le Mans: la prima nel 1969 al volante della Ford GT40; nel 1975 ,1976 e 1977 con Mirage e Porsche e nel 1981 e 1982 con la Porsche 956. Viene considerato il pilota trasversale per eccellenza: ha vinto la Parigi-Dakar nel 1983 su una Mercedes e del raid africano è stato grande protagonista negli anni successivi con la rivoluzionaria Porsche 959. In totale ha conquistato 29 vittorie di tappa, il che lo pone al terzo posto nella speciale classifica di questa corsa. Ickx ha preso parte a 116 Gran Premi di Formula 1, vincendone 8, ottenendo 13 pole position e 14 giri più veloci per un totale di 181 punti e 25 podi complessivi. Nel 1982 e nel 1983 ha conquistato il campionato del mondo piloti endurance con la Porsche.

MAURO FORGHIERI

La sua carriera ha scandito la storia dell’automobilismo dagli Anni’60 fino ai giorni nostri. Anima e cuore della Ferrari è il creatore della maggior parte delle vetture più importanti del Cavallino nel mondo delle corse. Dalla 156 F1 del 1963 alla splendida 330 P4 prototipo del 1967, dalla serie delle 312 B alle 312 T, dalla 212 E per le salite alla PB, fino alle prime monoposto sovralimentate, le vetture di Forghieri hanno regalato alla Ferrari 4 campionati del mondo piloti, 7 mondiali costruttori Formula 1, 54 Gran Premi, 2 mondiali costruttori vetture sport-prototipo. Uomo squadra e non solo direttore tecnico, Mauro Forghieri, una volta abbandonata la Ferrari, è stato il padrino del motore Lamborghini 12 cilindri e il responsabile della Lambo F.1. Successivamente ha fondato la Oral Engineering.

PAOLO BARILLA

Nella seconda metà degli Anni ’70 è stato uno dei migliori kartisti al mondo. Ha debuttato in Formula Fiat Abarth, alla prima stagione della categoria, nel 1980, per poi passare in Formula 3 l’anno successivo, dove sfiora il titolo italiano giungendo al terzo posto in campionato. Dopo avere gareggiato nell’europeo di Formula 2 diventa grande protagonista del mondiale endurance dapprima con la Lancia LC2 e successivamente con la Porsche 956 del team Joest con la quale nel 1985 conquista la vittoria alla 24 Ore di Le Mans. Corre poi in Formula 3000 europea e giapponese.

Nella terra del Sol Levante diventa pilota ufficiale della Toyota che lo schiera nel mondiale Gruppo C del 1989 in coppia con Johnny Dumfries. Debutta in Formula 1 nello stesso anno con la Minardi prendendo parte al Gran Premio del Giappone. Con il team faentino resta fino alla stagione 1990. Pressanti impegni di lavoro lo portano poi lontano dal professionismo ma non dal mondo delle corse che non ha mai smesso di frequentare sotto varie vesti.(Gi.Cus.)

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