20/04/2024
Direttore: Franco Liistro

NELLA MOBILITA’ FUTURA L’AUTO SARA’ SEMPRE CENTRALE, PAROLA DI UNRAE

Verona. Se qualcuno poteva pensare che i Costruttori esteri dell’Automotive avrebbero colto l’occasione degli allarmi sull’inquinamento nel nostro Paese e i cambiamenti climatici causati dalle emissioni veicolari per chiedere interventi radicali quali “elettrico subito” o al massimo un periodo di “solo auto ibride”, si è sbagliato. Piedi tenuti ben saldi per terra. Al Convegno UNRAE sugli scenari futuri della mobilità, tenuto durante le giornate Auto Dealer Day alla Fiera di Verona, i toni sono stati quanto mai realistici.

Certo l’UNRAE non rinuncia alla sua tradizionale richiesta per lo svecchiamento del nostro parco circolante: dei 36 milioni di veicoli che viaggiano sul nostro territorio una grossa fetta circola con motori precedenti alla normativa europea Euro 4 e addirittura oltre un milione di vetture non sono neppure Euro 0!!!

Per questo l’UNRAE chiede un’urgente“agenda della transizione” che tenga conto di diversi fattori a partire da quello socio-economico delle famiglie italiane, della necessità di uno sviluppo ecocompatibile del trasporto pubblico locale “solo le grandi città, e di queste ben poche, offrono un servizio all’altezza della mobilità dei cittadini e quasi sempre con mezzi ormai obsoleti”. Inoltre per arrivare a un parco circolante davvero pulito servono prima di tutto le infrastrutture, a cominciare dalle colonnine di ricarica rapida.

Su questo punto ci permettiamo di rilevare il gran ritardo di programmare l’installazione da parte dell’Enel che pure riceve ricchi contributi europei che evidentemente vanno a sostenere altre attività. E il nostro Paese è fortemente in ritardo llll Basta andare a controllare quanto c’è e ci sarà a breve oltre confine. E’ una confidenza e un invito che ci è stato fatto da parte di un imprenditore fortemente impegnato nella mobilità elettrica che sottolinea il limite nell’assenza di colonnine in città, presso insediamenti industriali ad alta densità di dipendenti e nei punti di sosta autostradali.

Grazie a studi commissionati ad hoc da UNRAE a CRN e Censis, l’Associazione dei costruttori esteri si dice pronta con la tecnologia agli sviluppi necessari e sostiene: “La buona intonazione dell’economia italiana lascia presagire che il tasso di mobilità continuerà a progredire nei prossimi anni e l’auto continuerà a svolgere un ruolo centrale”. ”Ma gli scenari della mobilità - prosegue sono oggi attraversati da numerosi fattori di discontinuità. Alcuni stanno già dispiegando i loro effetti, altri stanno alimentando attese per il futuro.

Stando alla ricerca dell’Istituto motori del CNR “nel medio-lungo termine sarà fondamentale lo sfruttamento delle sinergie tra i vari sistemi al fine di definire il connubio ottimale tra propulsore e vettore energetico in funzione del tipo di veicolo e del suo uso.

In proposito, significativo è l’intervento di Bosch, divulgato un paio di giorni fa, che sfata un altro dei “vaticini” circolati a seguito del “Dieselgate”. Non è vero, assicura l’azienda tedesca, che il motore a gasolio è destinato a sparire. Bosch avrebbe, infatti, messo a punto un nuovo sistema per abbattere le emissioni inquinanti e nocive per la salute umana e dell’ambiente a una quantità davvero insignificante.

Ora dobbiamo solo attendere le mosse delle istituzioni nazionali… Se ci saranno! (Rossella Dallò)

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